Oltre 220.000 nuovi contagi in sole 24 ore e quasi 300 decessi. Sono gli ultimi numeri del report giornaliero relativo alla diffusione di COVID-19 nel nostro paese. Potrebbero essere gli ultimi (o tra gli ultimi) pubblicati su base quotidiana. Una parte della comunità scientifica chiede ormai da tempo di cambiare le modalità con le quali la pandemia è costantemente sintetizzata in cifre e spiegata ai cittadini. Ora qualcuno nelle istituzioni sembra aver raccolto l’appello facendosene portavoce.
Niente più report giornalieri per COVID-19?
È il caso di Andrea Costa, Sottosegretario al Ministero della Salute, che conferma in via ufficiale di aver suggerito al numero uno del dicastero, Roberto Speranza, di valutare l’adozione di un approccio differente. Niente più conteggio giornaliero dei nuovi positivi, ma un riepilogo settimanale, con l’attenzione focalizzata essenzialmente sulle ospedalizzazioni e sul numero dei posti letto occupati nei reparti di terapia intensiva.
Cosa significa? Che con la variante Omicron ormai diffusa a macchia d’olio nel paese e con una percentuale molto alta di contagiati asintomatici, il contesto attuale è ben diverso rispetto a quello passato. Quanto accaduto con le conferenze della Protezione Civile che hanno raccontato la crisi sanitaria durante la fase più acuta della prima ondata (nella primavera 2020), diventate poi settimanali e non più quotidiane, potrebbe essere replicato con i report sull’evolversi della situazione.
🔴 #Covid19 – La situazione in Italia all'11 gennaio: https://t.co/9bTOsOiTgh pic.twitter.com/ZdsUFRlE1T
— Ministero della Salute (@MinisteroSalute) January 11, 2022
In una dichiarazione affidata ad ANSA, il Sottosegretario afferma che il numero dei contagi di per sé non dice nulla
. Non significa non abbia avuto una sua valenza in passato, ma ad oggi, con vaccini e strumenti come il Green Pass alleati nella gestione della pandemia, potrebbe essere giunto il momento di cambiare.
Un’eventuale decisione in questo senso dovrà comunque essere ben soppesata. Se calare dall’alto e di continuo numeri sul capo dei cittadini può solo mettere l’ansia alle persone
(Matteo Bassetti), non ci si può concedere il lusso di rischiare un abbassamento della soglia d’attenzione e del livello di guardia. La narrazione della pandemia da COVID-19 è andata evolvendo di pari passo col virus e con la capacità di comprenderlo, di contrastarlo, di conviverci. Il nostro approccio è cambiato, cambierà anche quello delle istituzioni e, di conseguenza, cambieranno quasi certamente i report che la spiegheranno.