Trascorso ormai più di un semestre dal lancio ufficiale del nuovo Edge, quello basato su Chromium, possiamo definire un primo bilancio del suo andamento e immaginare come evolveranno in futuro gli equilibri di chi si muove all’interno del mercato browser: l’offerta di Microsoft pare ad oggi l’unica in grado di rappresentare un concorrente per lo strapotere di Chrome, seppure con un distacco che non verrà colmato almeno ancora per diversi anni.
Browser market share: Chrome ed Edge su tutti
Le statistiche parlano chiaro (fonte NetMarketShare). Prendendo in considerazione i computer desktop e laptop a livello globale oggi Chrome domina indisturbato con il suo 70,89% (+3,96 da gennaio), mentre il secondo gradino del podio è occupato da Edge con l’8,52% (+1,50%) che sta progressivamente allungando su Firefox fermo al 7,11% (-1,01%).
Proprio l’alternativa di Mozilla è tra coloro destinati a far le spese di un duopolio de facto. Considerando poi che Internet Explorer ancora detiene un non trascurabile 3,79% (-2,81%) e che con tutta probabilità buona parte dei suoi utenti finiranno per affidarsi al successore di casa Microsoft, il quadro è completo. Per completezza d’informazione seguono Safari con il 3,75% e Opera con l’1,11%.
Per rosicchiare qualche punto percentuale a Google il gruppo di Redmond sta lavorando sia sul fronte dell’ottimizzazione del codice sia su un’integrazione sempre più profonda con il sistema operativo Windows 10. A tal proposito dovrà far tesoro dell’esperienza maturata con gli errori commessi in passato (richiamiamo alla mente i tempi del ballot screen), evitando nuovi scivoloni e nuove grane antitrust.
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Altri browser con una quota di mercato di gran lunga inferiore, ma che puntano su funzionalità o caratteristiche specifiche per conquistare e fidelizzare la loro nicchia di utenti sono Vivaldi che proprio oggi si è aggiornato con la Break Mode, Brave e le sue protezioni avanzate per la privacy e Opera GX che strizza l’occhio agli appassionati di gaming.