Per il settore Information Comunication Technology si tratta di un periodo con luci ed ombre: perché anche trimestrali non del tutto positive sono accantonate in vista dell’avvento sul mercato di nuovi promettenti prodotti e aziende solitamente solide mostrano qualche crepa.
Il versante su cui l’attesa è più pressante è quello dei tablet, dove Apple pare aver segnato la strada da seguire ed è già alla seconda versione iPad e in attesa degli avversari.
RIM anche nell’ultima trimestrale ha segnato ottimi risultati: il trimestre che si è concluso il 26 febbraio ha significato per la canadese un reddito di 5,56 milioni di dollari per un profitto netto pari a 936 milioni di dollari statunitensi e una una crescita del 32 per cento rispetto all’anno scorso.
Tuttavia teme ora il prossimo quarto, per cui prevede una contrazione delle vendite di smartphone con conseguente contrazione dei profitti e scommette di poter reggere grazie all’esordio del suo tablet RIM PlayBook , che gli assicurerà un nuovo aspetto meno business e più social/fun (e che stringe la mano alla piattaforma Android).
Un’altra delle aziende attese nel settore dei tablet, il secondo più grande produttore di PC, Acer, si aspetta di segnare nella prossima trimestrale un meno 10 per cento rispetto al periodo fiscale precedente soprattutto per il calo di domanda di PC in Europa occidentale e USA .
Nel frattempo, per il prossimo trimestre, le previsioni di Philips segnano una perdita per quanto riguarda la divisione televisori : compresa tra i 100 e i 120 milioni di euro, corrisponderebbe quasi in toto ai 130 milioni persi complessivamente nel 2010. Responsabile del crollo, affermano, la dura concorrenza di Sony e Panasonic che ricorrendo a produttori cinesi sarebbero riuscite a tagliare i prezzi.
Le azioni Philips hanno ceduto in borsa 53 centesimi (meno 2,4 per cento).
Claudio Tamburrino