Il mercato del PC è in ripresa? Forse si, forse no. Sicuramente non è stato un buon trimestre quello che ha chiuso il 2018, ma al tempo stesso il calo non sembra essere conseguenza di un trend di lungo periodo (teoricamente stabilizzato durante l’intero corso dell’anno), quanto di una serie di circostanze ben precise.
I dati Gartner indicano una perdita complessiva del 4,3% delle vendite rispetto all’ultimo trimestre del 2017: 68,7 milioni di unità contro i 71,7 milioni dell’anno antecedente. Tale caduta non è però distribuita equamente tra i vari distributori, anzi: i grandi nomi sembrano aver retto l’urto di una complessa situazione di mercato, mentre i gruppi con minor volume sembrano aver subito in pieno l’onta delle pressioni emergenti. In particolare a crescere sono Lenovo (+5,9%) e Dell (+1,4%), mentre i problemi maggiori li sperimentano Acer (-18,3%), Asus (-10,7%) e la pletora dei nomi minori (-12,9%). Apple, che già ha rivisto al ribasso i fatturati a causa dei problemi in ambito smartphone, vede il comparto Mac in calo del 3,8%. Lenovo è oggi il maggior gruppo al mondo in ambito PC, superando un HP in flessione del 4,4%.
Le cause del rallentamento sarebbero secondo Gartner da imputare principalmente ad una difficoltà nella produzione di CPU, nonché in una serie di incertezze che affliggono alcuni grandi paesi a livello globale (USA e Cina in primis). Il tutto si sarebbe riflettuto in particolare negli acquisti di fine anno, dove il mercato PC avrebbe subito il rallentamento più pesante rispetto agli acquisti natalizi di fine 2017. Le tensioni in atto tra Trump e l’oriente sarebbero un fattore scatenante da non sottovalutare, il che riflette e conferma quanto già i mercati hanno espresso in occasione della lettera di Tim Cook agli investitori Apple: la congiuntura attuale è figlia di condizioni ben precise.
Prima di ipotizzare una ripresa del mercato del PC bisognava attendere le conferme di fine anno, ma le conferme non sono arrivate; prima di immaginare una nuova caduta del mercato dei PC occorrerà attendere il primo semestre del 2019, poiché le pressioni al ribasso potrebbero sfumare e le novità annunciate al CES potrebbero iniziare a rinvigorire la domanda. Più in generale il trend sembra aver visto fermarsi la crescita dei decenni precedenti, ma anche la decrescita degli ultimi anni potrebbe aver ridotto la sua incidenza. Ora, a mercato saturo, si potrebbe aprire una fase più ampia di relativa stabilità al netto delle condizioni congiunturali del momento.