CounterPoint Research ha pubblicato un’interessante report sul mercato PC relativo al primo trimestre 2021. Rispetto allo scorso anno c’è stato un notevole aumento delle consegne, dovuto soprattutto allo smart working e alla didattica a distanza. Contemporaneamente però si è verificata una carenza di chip che ha causato ritardi nella catena di approvvigionamento. Il problema continuerà per tutto il 2021 e forse verrà risolto nel corso del 2022.
Crescono le consegne, ma i chip non ci sono
La società di analisi ha rilevato che le consegne globali di PC nel primo trimestre 2021 sono aumentate del 45% rispetto allo stesso periodo del 2020, raggiungendo le 75,6 milioni di unità. Nel report viene specificato che la categoria di dispositivi più popolari sono i gaming notebook, seguiti dai Chromebook.
Per quanto riguarda i produttori, Lenovo ha incrementato le consegne del 53% rispetto al primo trimestre 2020. Simile percentuale per HP (52%), mentre Dell ha fatto registrare un +23%. Il dato migliore è quello di Apple (+72%). Il trend positivo dovrebbe continuare nei successivi trimestri. Per l’intero 2021 si prevede un aumento delle consegne del 16,3%.
Il problema arriverà tuttavia dalla scarsità di componenti fondamentali per l’assemblaggio dei computer. Secondo CounterPoint Research ci sarà carenza di CPU, chip WiFi, LAN e audio, ma soprattutto dei circuiti integrati per la gestione dei display e dell’alimentazione. Sono stimati ritardi importanti nelle consegne (fino a due volte il tempo necessario). La società di analisi ritiene che il problema possa essere risolto non prima del 2022.