Nuovi numeri preliminari sulla messa in vendita di PC arrivano da Gartner e IDC, cifre che confermano, con le differenze del caso, che l’anno appena concluso è stato meno problematico del previsto per il settore. Il 2015, però, è tutta un’altra storia.
Secondo le stime preliminari di Gartner, nel quarto trimestre del 2014 il numero di PC commercializzati è cresciuto dell’1 per cento fino a raggiungere gli 83,7 milioni. Lenovo si conferma il principale produttore mondiale di box, desktop, tablet e form factor assortiti con 16,28 milioni di unità, con un +7,5 per cento anno su anno e con una quota di mercato pari al 19,4 per cento. Seguono a ruota una HP in grande spolvero (+16 per cento e 18,8 per cento del mercato), Dell, e poi tutti gli altri.
Complessivamente, dice Gartner, nel 2014 il numero di PC commercializzati si è contratto dello 0,2 per cento totalizzando 315,8 unità in vendita: un segno negativo, certo, ma molto migliore delle stime disastrose che circolavano solo qualche tempo fa tra gli addetti ai lavori.
Meno ottimistici – ma altrettanto migliorati – sono invece i numeri di IDC , che stimano in un -2,4 per cento la vendite di PC per il quarto trimestre dell’anno e un -2,1 per cento per l’intero 2014. In questi anni il mercato dei PC si è ridotto ma ora può contare su una base di utenza maggiormente dedicata alla piattaforma, dicono gli analisti, e anche l’esplosione di nuovi design, form factor e possibilità di acquisto ha contribuito al revival del mercato.
Archiviato (preliminarmente) il 2014, le previsioni per il 2015 sono incerte: il clima economico difficile non promette bene per il recupero continuato delle vendite, l’utenza che ancora usa Windows XP non aggiornerà all’infinito e altrettanto (non) faranno le aziende. Il vantaggio, per l’anno in corso, sarà tutto del consumatore tra gadget Internet-dipendenti con Chrome OS, mini-PC Windows a prezzo ultra-basso e produttori scatenati nell’accaparrarsi la clientela pagante.
Alfonso Maruccia