Gli analisti di Gartner hanno comunicato che le spedizioni di PC in tutto il mondo sono diminuite del 9% anno su anno, passando a 64,3 milioni di unità nel terzo trimestre. Si tratta di un dato particolarmente significativo e che sta ad indicare che per il mercato PC le cose continuano a non andare affatto bene, per l’ottavo trimestre di fila, ma per fortuna dovrebbero esserci segni di ripresa nel 2024.
Mercato PC: spedizioni ancora in diminuzione
Riportiamo di seguito, in forma tradotta, il commento di Mikako Kitagawa, direttore analista di Gartner, in merito ai dati condivisi.
Ci sono prove che il declino del mercato dei PC ha finalmente toccato il fondo. La domanda stagionale del mercato dell’istruzione ha aumentato le spedizioni nel terzo trimestre, sebbene la domanda di PC aziendali sia rimasta debole, compensando una certa crescita. I fornitori hanno anche fatto progressi costanti verso la riduzione dell’inventario dei PC, con l’inventario che dovrebbe tornare alla normalità entro la fine del 2023, purché le vendite per le vacanze non crollino.
Di tutti i fornitori di PC, solo HP ha ottenuto una crescita delle spedizioni, pari al 6,4%. Sorprendentemente, invece, Apple ha visto il più grande calo delle spedizioni, con una diminuzione del 24,2%, il che risulta essere anomalo, considerato che generalmente ha sempre resistito anche quando la concorrenza ha registrato una diminuzione.
Lenovo, poi, ha visto il maggior numero di spedizioni con 16,1 milioni di unità, che rappresentano il 25,1% della quota di mercato totale. Apple ha avuto il 9,7% della quota di mercato, in calo rispetto all’11,7%.
Secondo Gartner, il calo registrato dalla “mela morsicata” è da attribuire a un aumento significativo del volume delle spedizioni nel terzo trimestre dello scorso anno dopo che le interruzioni dell’offerta si erano attenuate.
Per il futuro, invece, il mercato PC aziendale è pronto per il prossimo ciclo di sostituzione, guidato dagli aggiornamenti di Windows 11. Inoltre, la domanda dei PC consumer dovrebbe cominciare a riprendersi perché quelli acquistati durante la pandemia stanno entrando nelle prime fasi del ciclo di aggiornamento. Ci si aspetta pertanto una crescita del 4,9% il prossimo anno.