IDC e Gartner non si smentiscono e confermano le previsioni che avevano già pubblicato a dicembre : il mercato dei PC continua a contrarsi da un tempo oramai lunghissimo, e nemmeno gli acquisti natalizi o Windows 10 hanno potuto far niente per invertire la ferale tendenza. Anzi: il “sistema-come-servizio” di Microsoft è parte del problema, un grosso problema.
Secondo le stime di Gartner , il quarto trimestre del 2015 ha fatto segnare una riduzione nel numero di PC commercializzati pari a -8,3 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per un totale di 75,7 milioni di sistemi; IDC ci va giù ancora più pesante , con una contrazione stimata del -10,6 per cento e 71,9 milioni di PC commercializzati.
Nel costante gioco al massacro del mercato dei PC – con il quinto trimestre in calo consecutivo e livelli di vendita tornati indietro al 2008 – perdono tutti tranne Apple, dicono in coro Gartner e IDC, visto che il campo di distorsione della realtà proprio del business di Cupertino si quantifica con un +3 per cento circa di crescita nella commercializzazione di sistemi x86 basati su OS X.
Apple vede crescere la propria quota di mercato complessiva ed è ora il quinto player di settore, fatto che esacerba ulteriormente la situazione quando si prende in considerazione il ruolo non secondario di Microsoft: l’offerta gratuita di Windows 10 (per il primo anno) ha contribuito ad affossare il business , anche se le strategie commerciali di Redmond sono solo una parte di una questione più complessa.
Perché non si vendono più PC come una volta? Le giustificazioni portate dagli analisti comprendono la già citata gratuità del “sistema-operativo-come-servizio” con la fissazione dell’upgrade, i ritardi e le qualità poco entusiasmanti delle CPU Skylake di Intel, la concorrenza dei gadget elettronici all’ultimo grido (indossabili e TV soprattutto). Nel 2016 il settore dovrebbe riprendersi, dicono ancora gli analisti di IDC, soprattutto nell’ultima parte dell’anno.
Alfonso Maruccia