Se a inizio mese Canalys ha analizzato il mercato dei PC in Europa evidenziando un calo importante delle vendite nel corso del 2022, concludendo un’indagine dal 2021 alla fine dell’anno scorso, oggi la stessa società ha pubblicato il suo rapporto preliminare sul mercato globale degli smartphone durante il primo trimestre dell’anno corrente, confermando un altro calo delle spedizioni, peraltro il quinto consecutivo.
Mercato smartphone in calo a inizio 2023
Stando ai dati grezzi osservati dall’analista Sanyam Chaurasia di Canalys e dai suoi colleghi, queste prestazioni deludenti per il mercato smartphone erano già state previste da tutti gli esperti del settore, aziende incluse. Sebbene le condizioni macroeconomiche siano leggermente migliorate e gli investimenti in promozioni speciali e marketing stiano aumentando, le vendite rimangono basse a causa di una domanda debole da parte dei consumatori.
Il timore per l’elevata inflazione si manifesta con un calo del 12% delle vendite su base annua a inizio 2023: Samsung è l’unico fornitore a godere di una ripresa su base trimestrale, portandosi così al primo posto per quota di mercato globale. Seguono Apple e Xiaomi, mentre OPPO e vivo hanno rafforzato le loro posizioni nella regione Asia-Pacifico.
La continua debolezza della domanda ha infine indotto i produttori a ridurre i volumi di produzione, eliminando al contempo le scorte esistenti. Proprio per questo motivo, la catena di approvvigionamento potrebbe vedere altre problematiche sul lungo periodo.
Chaurasia ha dunque dichiarato:
”Le condizioni macroeconomiche locali hanno continuato a ostacolare gli investimenti e l’operatività dei fornitori in diversi mercati. Nonostante le riduzioni di prezzo e le forti promozioni da parte dei venditori, la domanda dei consumatori è rimasta debole, in particolare nel segmento di fascia bassa. Inoltre, il continuo rallentamento della domanda da parte degli utenti finali ha innescato un’importante ondata di riduzione delle scorte lungo l’intera catena di approvvigionamento, con canali che riducono i livelli di inventario per garantire le operazioni.”
Fortunatamente, gli analisti prevedono i primi segnali di ripresa nel secondo trimestre del 2023 con un aumento delle spedizioni. Sarà davvero così? Staremo a vedere.