Com’è andato il primo trimestre del 2022 da poco trascorso per il mercato smartphone in Europa? A rispondere ci ha pensato Canalys, pubblicando una nuova analisi riguardante la quota di mercato dei vari produttori principali di device mobile durante il periodo di riferimento.
Mercato Smartphone: nel primo trimestre 2022 Samsung è al 35%
Quel che si evince chiaramente dalla suddetta analisi è che a detenere il primato assoluto è Samsung. Infatti, un terzo di tutti gli smartphone consegnati in Europa tra gennaio e marzo di quest’anno sono stati prodotti dal colosso sudcoreano che controlla il 35% del mercato dei dispositivi mobili con la spedizione di 14,6 milioni di unità. La grande spinta è forse dovuta pure all’arrivo del Galaxy S22 (che tra l’altro è disponibile su Amazon in pronta consegna e con caricatore al seguito).
Si registra un calo del 9% rispetto al primo trimestre del 2021, ma è imputabile a una diminuzione generale delle vendite. Riportiamo di seguito, in forma tradotta, quanto dichiarato da Runar Bjørhovde, analista di Canalys, a tal proposito.
La maggior parte del calo in Europa è dovuto al duro colpo di Russia e Ucraina. Le spedizioni nei paesi sono diminuite rispettivamente del 31% e del 51% rispetto al primo trimestre del 2021. Le spedizioni nel resto d’Europa sono diminuite solo del 3,5% su base annua, dimostrando che la domanda rimane intatta. Ma la guerra in corso ha portato l’inflazione a un livello record e la fiducia dei consumatori sta diminuendo. Il vero banco di prova per il mercato degli smartphone arriverà nei prossimi due trimestri, quando l’impatto economico della guerra comincerà a farsi sentire davvero.
A piazzarsi in seconda posizione c’è Apple, con una quota del 21% e 8,9 milioni di spedizioni di iPhone. Al terzo posto è invece presente Xiaomi, con una quota del 20% e una diminuzione delle spedizioni del 22% rispetto al primo trimestre dell’annualità precedente.
La vera rivelazione è Realme, l’unico marchio della lista ad avere aumentato il numero di spedizioni rispetto al 2021, passando da 800 mila a 2,1 milioni di unità con una crescita annuale del 177% e adesso detiene una quota di mercato del 5% in Europa.