Mesa, la libreria open source che fornisce driver e API per vari hardware grafici per sistemi Linux, ha annunciato il rilascio della sua ultima versione, la 24.2. La caratteristica principale di questo aggiornamento è il suo supporto per OpenGL 4.6. è accessibile tramite la creazione di un contesto compatibile, ma subordinato al driver specifico utilizzato. Inoltre, Mesa 24.2 integra il supporto API Vulkan 1.3. Vulkan, noto per la sua elevata efficienza e il controllo diretto sulle operazioni GPU, è ulteriormente personalizzato in questa versione per adattarsi alle capacità dell’hardware tramite driver specifici.
Oltre a ciò, tale aggiornamento offre altre funzionalità e miglioramenti evidenziati. Ad esempio, vi è l’introduzione di estensioni Vulkan su diversi driver. Queste includono VK_KHR_dynamic_rendering_local_read e VK_MESA_image_alignment_control su RADV e VK_EXT_shader_replicated_composites supportate da più driver, tra cui ANV, lava pipe e RADV. Inoltre, vi sono anche le nuove estensioni OpenGL. GL_ARB_depth_clamp è ora disponibile sul driver v3d, migliorando la funzionalità di bloccaggio della profondità. Mesa 24.2 include infine miglioramenti della cache shader. L’implementazione della cache shader ha subito una modifica notevole per ridurre il sovraccarico del file system. Ciò dovrebbe semplificare le operazioni shader e aumentare le prestazioni.
Mesa 24.2: corretti più di 130 bug
Come ogni aggiornamento, anche Mesa 24.2 risolve decine di bug (più di 130 in questa versione). Si tratta di problemi specifici dei driver e problemi più ampi che interessano più piattaforme. La risoluzione di tali bug migliora stabilità e prestazioni. Tuttavia, è importante menzionare che Mesa 24.2 è una versione di sviluppo. Quindi, agli gli utenti in cerca di stabilità è consigliato utilizzare la precedente versione stabile o attendere Mesa 24.2.1 per ulteriori perfezionamenti. Per saperne di più è possibile consultare la pagina con il changelog completo, disponibile sul sito ufficiale. Mesa può essere scaricato dal sito web del progetto come tarball sorgente. Chi desidera installare subito l’ultima versione, dovrà compilarla manualmente. Ciò non è il modo più consigliato o conveniente. Quindi, è meglio attendere che appaia come pacchetto nei repository nella propria distribuzione Linux.