Facebook ha annunciato che non ci sarà più bisogno di un account Facebook per accedere al suo servizio di messaggistica : a partire dagli USA, Canada, Perù e Venezuela, basterà iscriversi alla relativa app fornendo numero di telefono e indirizzo email.
Si tratta in realtà del passo finale di un percorso iniziato con la scissione dell’app dal social network lo scorso aprile , e proseguito con gli annunci rivolti agli sviluppatori di terze parti durante la conferenza F8 e le iniziative dedicate ai pagamenti ed alle videochiamate , volti a trasformare Messenger in una piattaforma di comunicazione che sia snodo per diversi servizi capaci di catturare l’attenzione e l’interesse degli utenti al di fuori dell’ambiente del social network.
Ora il quadro si completa con la dichiarazione di indipendenza dal social network: appare evidente che Facebook voglia fare leva sui possibili effetti di rete innescati dalla piattaforma di comunicazione, così da proporre servizi a un nuovo bacino di utenza disinteressato alle logiche di profili e status.
In quest’ottica, poi, assume un nuovo valore l’acquisizione miliardaria di WhatsApp: insieme le due app superano i 2 miliardi di utenti attivi e, secondo un rapporto di Deutsche Bank, sfruttando le sinergie tra le due piattaforme Facebook potrebbe arrivare a generare tra i 9 ed i 10 miliardi in fatturato entro il 2020.
Claudio Tamburrino