Un minore di tredici anni non può registrare un account su Facebook, ma non per questo il social network in blu intende rinunciare ad una fetta così vasta – e potenzialmente importante per il futuro – di utenza: la risposta al problema si chiama Messenger Kids , una nuova app per smartphone pensata per introdurre i più giovani a Facebook pur nel pieno rispetto della potestà genitorial-digitale .
Disponibile al momento solo in versione iOS ma in arrivo su Android e Kindle, Messenger Kids è secondo quanto sostiene Facebook il risultato di sei mesi passati ad ascoltare focus group con centinaia di genitori , un lavoro di ricerca che avrebbe permesso alla corporation di conoscere le esigenze e le preoccupazioni degli adulti in merito alla nuova iniziativa.
Messenger Kids permetterà dunque ai più piccoli di comunicare con i compagni di scuola , ma solo se i rispettivi genitori sono tra loro amici su Facebook e solo dopo aver ricevuto la loro esplicita approvazione . Non esiste alcuna funzionalità di ricerca, oltre alla lista dei propri contatti, così come non è (al momento?) prevista la visualizzazione di advertising all’interno della app.
Gli account dei piccoli utenti di Messenger non verranno automaticamente convertiti ad account Facebook al compimento del tredicesimo anno, e anche sul fronte dei tentativi di bullismo si parla di un vaglio “umano” di ogni singolo messaggio segnalato al network così da ridurre al minimo i rischi.
Facebook ci tiene insomma a rassicurare sul fatto che Messenger Kids è un prodotto realizzato nel pieno rispetto della privacy dei più piccoli e delle loro famiglie, anche se l’obiettivo finale – naturalmente non dichiarato – consiste nella “conversione”, sul lungo periodo, a utenti del proprio network… considerato ” pericoloso per il cervello ” dal suo ex presidente e dove l’istigazione al suicidio è una possibilità da prendere molto sul serio .
Alfonso Maruccia