Già definita la foto del secolo, lo scatto che ha immortalato il buco nero M87 realizzato con la complessa tecnologia dell’Event Horizon Telescope è stata resa pubblica nei giorni scorsi dal team dell’European Southern Observatory, liberamente utilizzabile con licenza Creative Commons, dunque attribuendone la proprietà alla fonte originale. C’è però chi, come Visual China Group (VCG), ha deciso di infischiarsene mettendo l’immagine in vendita.
Messier 87: la foto del buco nero e VCG
Si tratta dello stock più grande, a livello di archivio e di business, del paese asiatico, paragonato a big del settore come Getty Images o 500px. È quotato sull’indice azionario di Shanghai e dopo la vicenda il valore del titolo ha perso il 10% circa della quotazione. La foto di Messier 87 è rimasta acquistabile per una giornata circa, finché in conseguenza alle polemiche sollevate è stata rimossa, quando però era ormai troppo tardi. Ecco quanto si leggeva nella descrizione dello scatto, sulle pagine di VCG.
Questa è un’immagine editoriale. Potete chiamare il 400-818-2525 o consultare un rappresentante del nostro servizio clienti per l’utilizzo commerciale.
C’è chi ha scovato tra le immagini in vendita anche lo stemma della Repubblica Popolare Cinese, proposto al prezzo di 150 yuan (circa 20 euro) per l’utilizzo all’interno di un articolo e a 1.500 yuan (poco meno di 200 euro) per la copertina di un magazine.
I gestori della piattaforma si sono scusati per l’accaduto attraverso un comunicato in cui la responsabilità è stata attribuita a una supervisione non efficace dei contenuti caricati.
Katie Bouman e i fake su Twitter
Restando in tema, in questi giorni si celebra Katie Bouman, ricercatrice e futura docente del California Institute of Technology alla quale viene attribuita una parte significativa del merito nella realizzazione dell’algoritmo impiegato per decifrare le informazioni raccolte dagli otto telescopi dell’Event Horizon Telescope così da ottenere la foto di M87. Un omaggio è arrivato anche dal Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory del MIT, con un’immagine che la immortala soddisfatta di fronte al risultato del suo lavoro.
Here's the moment when the first black hole image was processed, from the eyes of researcher Katie Bouman. #EHTBlackHole #BlackHoleDay #BlackHole (v/@dfbarajas) pic.twitter.com/n0ZnIoeG1d
— MIT CSAIL (@MIT_CSAIL) April 10, 2019
L’improvvisa popolarità ha portato alla pressoché immediata comparsa, sui social (Twitter in particolare), di profili fake come @DrKatieBouman, tutti sospesi in breve tempo dalla piattaforma.
PSA: this is *not* Katie Bouman. I do communications for MIT and just confirmed with her directly that she does not have Twitter. Please don't RT this account and join me in reporting it @Twitter as impersonation. cc @TwitterSafety #BlackHole #EHTBlackHole pic.twitter.com/au4SSRGqCd
— Adam Conner-Simons (@aconnersimons) April 11, 2019
Come si può leggere nel post qui sopra, un ricercatore del MIT riporta, citando la diretta interessata, che Katie Bouman non è presente su Twitter. Non la cercate, nel migliore dei casi vi imbatterete in qualche buontempone.