Meta, a capo di Meta, a capo di Facebook e Instagram, è accusata di aver danneggiato la salute mentale dei giovani. Un totale di 41 stati, di cui nove hanno presentato azioni legali separate, vogliono far pagare a Meta le sue responsabilità e hanno fatto causa al colosso tecnologico.
Gli stati sostengono che l’azienda ha progettato le sue piattaforme per rendere i ragazzi dipendenti dai social media, sfruttando le loro vulnerabilità psicologiche e sociali. Inoltre, avrebbe usato i dati personali degli utenti per aumentare i profitti. Secondo gli stati, il colosso di Menlo Park avrebbe nascosto le prove dei suoi effetti negativi sui giovani. Le sue piattaforme, infatti, causerebbero come l’ansia, la depressione e il suicidio. Meta ha negato le accuse, dichiarando di essere impegnata a migliorare la sicurezza e il benessere online.
Meta sotto processo: danneggia gli adolescenti
“Meta ha sfruttato la sofferenza degli adolescenti creando deliberatamente le sue piattaforme con meccanismi che inducono i più piccolo a una dipendenza da Facebook e Instagram e minano la loro autostima“, ha dichiarato Letitia James, procuratore generale di New York, uno degli Stati coinvolti nella denuncia federale. Le aziende di social media, compresa quella di Mark Zuckerberg, hanno contribuito a una crisi nazionale della salute mentale dei giovani e devono essere ritenute responsabili”.
Se il processo lo riconoscerà colpevole, il colosso tecnologico fondato da Mark Zuckerberg dovrà pagare una sanzione record di miliardi di dollari. Ogni violazione comporta una multa di 2.500 dollari, e considerando che i suoi utenti nel Paese sono centinaia di milioni, la cifra potrebbe essere enorme.
Meta ha risposto alle accuse dei procuratori generali affermando di avere a cuore la sicurezza e il benessere degli adolescenti online. L’azienda ha sottolineato di aver introdotto oltre 30 funzioni per proteggere i giovani utenti e le loro famiglie. Ne è un esempio la possibilità di essere supervisionati dai genitori su Messenger e Instagram.
Inoltre, ha lanciato una nuova opzione chiamata “Take a Break”, che invita gli utenti a staccare la spina dopo aver trascorso molto tempo sulle sue piattaforme. Tuttavia, Meta non è l’unica società ad essere oggetto di indagini legali per il suo impatto sui minori. Anche TikTok, il popolare social network cinese, è nel mirino della coalizione di Stati che ha fatto causa a Meta, per le stesse ragioni.