Dopo aver annunciato il Family Center per Instagram, Meta ha svelato una funzionalità di controllo parentale anche per Quest. La novità arriva a distanza di quasi tre anni dal lancio del visore VR, durante i quali sono stati segnalati diversi casi di molestie nei confronti di minori. All’inizio di febbraio è stato introdotto il Personal Boundary.
Controllo parentale su Quest
I tool di supervisione parentale saranno disponibili su Quest nel corso dei prossimi mesi, a partire da aprile. L’obiettivo è garantire la sicurezza dei minorenni nel mondo virtuale. Attualmente è possibile impostare una sequenza di sblocco per accedere al visore. Questa funzionalità verrà estesa dal prossimo mese alle app. Ciò permetterà ai genitori di bloccare l’uso delle app con contenuti non appropriati per l’età dei figli.
A partire da maggio verrà bloccato automaticamente il download e l’acquisto delle app sulla base delle indicazioni della IARC (International Age Rating Coalition). I genitori potranno eventualmente eliminare il blocco per specifiche app. I figli potranno invece chiedere il permesso ai genitori.
Attraverso la Parent Dashboard, accessibile dall’app mobile Oculus, i genitori potranno accedere all’account dei figli ed eseguire varie operazioni: approvare o negare le richieste per acquisto e download delle app, bloccare il lancio di specifiche app, visualizzare tutte le app usate dai figli, tenere traccia del tempo trascorso nel mondo virtuale e visualizzare l’elenco degli Oculus Friends.
I visori Quest sono indicati per utenti con età superiore a 13 anni, quindi il controllo parentale è disponibile solo per la fascia di età 13-18 anni. Meta ha promesso l’arrivo di ulteriori funzionalità nei prossimi mesi.