Meta all'attacco del libro scandalo dell'ex dipendente

Meta all'attacco del libro scandalo dell'ex dipendente

Meta è riuscita a bloccare temporaneamente la promozione del libro Careless People dell'ex dipendente Sarah Wynn-Williams, accusata di diffamazione.
Meta all'attacco del libro scandalo dell'ex dipendente
Meta è riuscita a bloccare temporaneamente la promozione del libro Careless People dell'ex dipendente Sarah Wynn-Williams, accusata di diffamazione.

Meta ha segnato un punto nella sua battaglia legale contro Sarah Wynn-Williams, un’ex impiegata che ha appena pubblicato un libro esplosivo sulla sua esperienza in azienda. Intitolato “Careless People“, dipinge un ritratto poco lusinghiero del colosso dei social media. Ma un arbitro ha stabilito che Meta potrebbe avere ragione nel sostenere che Wynn-Williams abbia violato l’accordo di non diffamazione firmato quando ha lasciato l’azienda nel 2017.

Divieto (temporaneo) di promozione, ma il libro vola

L’arbitro ha vietato a Wynn-Williams di promuovere o distribuire ulteriormente il suo libro, almeno finché non si concluderà l’arbitrato privato. Ma “Careless People” resta in vendita e anzi sembra beneficiare dell’effetto Streisand: più Meta cerca di zittirlo, più il libro fa parlare di sé. Tanto che domenica pomeriggio era il terzo libro più venduto su Amazon.

L’editore Macmillan non molla, anzi, appoggia l’autrice e continuerà a promuovere il libro. Si è detto inorridito dalle tattiche di Meta per mettere a tacere la sua autrice attraverso l’uso di una clausola di non denigrazione in un accordo di buonuscita.

Careless People” offre uno sguardo scioccante su Facebook, soprattutto sui suoi rapporti con la Cina e altri governi. La donna ha presentato anche una denuncia alla SEC, sostenendo che Facebook nel 2015 avrebbe architettato un piano per piazzare un “caporedattore” che potesse censurare contenuti o bloccare il sito in Cina quando il partito al governo lo chiedeva.

Meta ha reagito come ci si aspetterebbe: ha liquidato il libro come un miscuglio di vecchie storie già raccontate e false accuse contro i dirigenti, e hanno dipinto l’autrice come una dipendente cacciata otto anni fa per scarso rendimento.

Le accuse di molestie: Meta respinge tutto

Il libro racconta anche incontri imbarazzanti tra Joel Kaplan, ora vicepresidente delle politiche pubbliche globali di Meta, e l’autrice del libro, che sostiene che lui si sia strusciato contro di lei a un evento di lavoro, l’abbia descritta come “provocante” e abbia fatto “strane osservazioni” su suo marito. Meta afferma di aver indagato sulle accuse di molestie di Wynn-Williams e di averle trovate “fuorvianti e infondate“.

Anche alcuni dipendenti ed ex dipendenti di Facebook hanno fatto a pezzi il libro della Wynn-Williams. Ma quando Business Insider l’ha intervistata prima della decisione dell’arbitro, lei ha scrollato le spalle di fronte alle critiche di Meta e degli ex colleghi, dicendo che è tutto fumo negli occhi. A suo dire, Meta sta usando questa tattica per evitare di rispondere alle vere domande.

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Pubblicato il
17 mar 2025
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