Secondo il Financial Times, Meta starebbe lavorando per introdurre su Facebook dei bot AI in grado di interagire con gli utenti come fossero persone reali. Questi account avranno una propria pagina profilo, con tanto di biografia e foto, e potranno generare e condividere contenuti grazie all’intelligenza artificiale.
I bot AI di Meta potrebbero avere profili Facebook e interagire con gli utenti
Connor Hayes, vicepresidente dei prodotti di intelligenza artificiale generativa di Meta, ha confermato che l’azienda intende integrare i bot basati sull’intelligenza artificiale su tutte le sue piattaforme, trattandoli in modo simile agli account degli utenti reali. Secondo Meta è di un’evoluzione naturale dei social network (un punto di vista del tutto opinabile).
L’idea di avere bot AI su Facebook potrebbe far storcere il naso a molti utenti. Ma ci sono anche dei potenziali risvolti positivi. Ad esempio, questi bot potrebbero intervenire nei commenti alle fake news per smascherarle, o mediare nelle discussioni più accese per riportare un po’ di decoro.
Ovviamente, Meta dovrà stare attenta ad alcuni aspetti cruciali. I bot, pur avendo dei “paletti”, a volte possono aggirarli. Su una piattaforma come Facebook, frequentata anche da minori, sarà fondamentale garantire che i contenuti dei bot siano adatti a tutti.
Servirà anche massima trasparenza: questi account dovranno avere un badge che li identifichi chiaramente come AI. C’è poi la questione della reputazione: il punto di forza di Facebook è aver portato sulla piattaforma miliardi di persone e organizzazioni reali. Riempirla di bot potrebbe far perdere appeal e utenti al social network.
Insomma, i bot con intelligenza artificiale sembrano destinati a diventare sempre più presenti nella nostra vita digitale, social network inclusi. Ma perché siano una risorsa e non un problema, serviranno regole chiare, trasparenza e un uso oculato.