In attesa di conoscere meglio il visore AR/VR di Apple, Meta continua lo sviluppo delle sue soluzioni Quest per la realtà virtuale introducendo la funzionalità sperimentale Direct Touch, grazie alla quale sarà possibile controllare i programmi e i menu in VR tramite le proprie mani. Ebbene sì, il tracciamento avviene direttamente dalle telecamere del visore senza l’utilizzo dei controller dedicati!
Meta migliora l’esperienza VR su Quest 2 con Direct Touch
La società di Mark Zuckerberg è al lavoro su questa feature specifica da molti mesi, ma solamente con l’aggiornamento del software Quest v50 si sono raggiunti i primi risultati concreti con una modalità finalmente ben funzionante, più o meno. Nonostante sia ancora una modalità sperimentale, infatti, il rilevamento delle mani consente ora di navigare all’interno dei menu senza troppi problemi, persino digitando direttamente dalla tastiera in realtà virtuale.
L’esperienza non è ancora affinata: come riportato da The Verge, i test attuali all’interno del browser web Quest integrato ai visori in commercio sono i migliori, mentre la digitazione e l’esperienza in alcuni videogiochi o programmi è tutt’altro che in buone condizioni.
Ciononostante, il futuro della realtà virtuale è già tutto sommato tangibile: gli elementi virtuali si possono scorrere e toccare senza controller come se si stesse usando uno smartphone, tra swipe-up e swipe-down con un dito solo. Lo scorrimento avviene ancora a scatti, mentre i tocchi spesso non vengono registrati o si mostrano in ritardo. È quindi lampante la ragione per cui si tratta ancora di una “funzionalità sperimentale”: Meta sta ancora lavorando assiduamente su Direct Touch, soprattutto con l’obiettivo di renderla una feature cruciale in realtà aumentata, ovvero con il visore più costoso Quest Pro.
Gli appassionati di VR in possesso di un headset Quest 2 possono già provarla grazie all’ultimo update, mentre il rilascio stabile con ogni probabilità avverrà tra molti mesi.