Meta e TikTok hanno presentato appello contro la decisione della Commissione europea di inserire Messenger, Marketplace e TikTok nell’elenco dei servizi che dovranno rispettare il Digital Markets Act a partire dal 6 marzo 2024. Un analogo ricorso era stato presentato da Apple per App Store e iMessage.
Meta e TikTok sfidano la Commissione europea
Meta e ByteDance sono state designate come gatekeeper dalla Commissione europea, insieme ad altre quattro aziende (Amazon, Apple, Alphabet e Microsoft), in quanto soddisfano i requisiti previsti dal Digital Markets Act. Meta è ovviamente l’azienda con il maggior numero di servizi che dovranno rispettare la legge: WhatsApp, Facebook, Instagram, Messenger e Marketplace (oltre alla piattaforma di advertising).
Meta ha accettato la designazione di “Core Platform Service” per WhatsApp, Facebook e Instagram, mentre contesta quella per Messenger e Marketplace. L’azienda di Menlo Park afferma che Messenger è solo una funzionalità di Facebook, non un servizio di messaggistica separato che dovrebbe rispettare l’obbligo di interoperabilità. Marketplace è invece un servizio C2C (consumer-to-consumer), non un servizio di intermediazione, per i quali è vietato l’uso dei dati di terze parti a proprio vantaggio.
Un portavoce di Meta ha dichiarato:
Il presente ricorso mira a chiarimenti su specifici punti di diritto riguardanti le designazioni di Messenger e Marketplace ai sensi del DMA. Ciò non altera né sminuisce il nostro fermo impegno a rispettare il DMA e continueremo a lavorare in modo costruttivo con la Commissione europea per prepararci alla conformità.
TikTok ritiene invece che la piattaforma non soddisfi i requisiti minimi per essere soggetta al Digital Markets Act. La designazione di gatekeeper è stata effettuata in base alla capitalizzazione di mercato di ByteDance, le cui linee di business non operano in Europa. Tra l’altro, TikTok non è una piattaforma dominante, come quelle dei concorrenti.
I ricorsi di Meta e TikTok verranno esaminati dal Tribunale generale dell’Unione europea. L’esito potrebbe arrivare oltre la scadenza del 6 marzo 2024. Le aziende dovranno ugualmente rispettare la legge, nonostante l’appello.
La Commissione europea ha intanto chiesto informazioni ad Amazon sulle misure adottate per rispettare gli obblighi del Digital Services Act, in particolare quello relativo ai prodotti illegali. La risposta dovrà essere inviata entro il 6 dicembre. Simili richieste sono state sottoposte a X, Meta, Snap, TikTok e YouTube.
Aggiornamento (18/11/2023): Il Tribunale dell’Unione europea ha confermato di aver ricevuto il ricorso di Meta e ByteDance (TikTok), insieme a quello di Apple.