Meta potrebbe eliminare la pubblicità politica da Facebook e Instagram. Secondo le fonti del Financial Times, i dirigenti dell’azienda di Menlo Park avrebbero evidenziato le difficoltà di rispettare le nuove regole proposte dalla Commissione europea che entreranno in vigore dal 2024. Google ha invece pubblicato cinque consigli per migliorare le norme.
Meglio eliminare tutte le inserzioni
In base alla proposta della Commissione europea, le aziende Internet devono fornire più informazioni sull’advertising politico. I cittadini devono sapere se il contenuto è a pagamento, chi ha pagato e quanto. In pratica verrà imposta una maggiore trasparenza. È inoltre vietato il targeting politico che utilizza dati personali sensibili, come l’origine etnica, le convinzioni religiose o l’orientamento sessuale, senza il consenso esplicito della persona interessata.
Considerata l’ampia definizione di pubblicità politica, Mark Zuckerberg e altri dirigenti di Meta ritengono che la soluzione migliore sia quella di non accettare più campagne di advertising a pagamento. Tra l’altro, le entrate derivanti da questo tipo di pubblicità è inferiore all’1% del totale. Il CEO ha rifiutato il fact-checking per prevenire la diffusione di fake news, ma ha sospeso temporaneamente le inserzioni durante le elezioni presidenziali statunitensi del 2020.
La proposta della Commissione deve essere ancora discussa da Parlamento e Consiglio (probabilmente entro il 5 giugno), quindi Meta aspetterà la versione finale del testo prima di prendere una decisione definitiva. L’obiettivo è applicare le nuove regole durante le elezioni del Parlamento europeo del 2024. In caso di violazione, Meta, Google e altre Big Tech rischiano sanzioni fino al 4% delle entrate mondiali.