Il Competition Appeal Tribunal (CAT) del Regno Unito ha ordinato alla Competition and Markets Authority (CMA) di rivedere la decisione che forza Meta a vendere Giphy. Ciò significa che l’autorità antitrust deve ripetere la fase 2 dell’indagine, in quanto non ha fornito tutta la documentazione all’azienda di Menlo Park. L’esito finale è atteso entro metà ottobre 2022.
Meta non deve vendere Giphy, per adesso
Meta (all’epoca Facebook) aveva acquisito Giphy a maggio 2020 per circa 315 milioni di dollari. Circa un mese dopo, la CMA ha avviato un’indagine per accertare se l’operazione potesse avere un impatto negativo sul mercato del display advertising e incrementare la posizione dominante di Meta nel mercato dei social media. Dopo un lunga procedura, l’autorità antitrust ha stabilito che Meta deve vendere Giphy.
In seguito all’appello presentato dall’azienda di Menlo Park, il CAT ha respinto cinque dei sei motivi di impugnazione. L’unico punto a favore di Meta riguarda la mancata consegna di documenti relativi a informazioni confidenziali di terze parti. La CMA non ha comunicato l’acquisizione di Gfycat da parte di Snapchat, limitando le possibilità di difesa.
Per rimediare all’errore, la CMA deve rivedere la sua decisione e consentire a Meta di accedere alla documentazione. Finché non verrà conclusa la revisione dell’indagine, l’azienda di Menlo Park non sarà costretta a vendere Giphy (l’ordine è stato sospeso). Un portavoce di Meta ha dichiarato:
La sentenza odierna ha rilevato che l’approccio della CMA alla sua indagine era “difficile da difendere” e “mina la totalità della decisione”. Non vediamo l’ora di capire come verranno risolti questi gravi difetti di processo. Crediamo fermamente che il nostro investimento migliorerebbe il prodotto Giphy per i milioni di persone, aziende e partner che lo utilizzano.