Meta potrebbe trovarsi in una situazione leggermente critica per quanto concerne l’intelligenza artificiale. In seguito al lancio di AudioCraft, tool per generare musica e audio tramite IA, secondo alcune indiscrezioni il colosso di Menlo Park starebbe affrontando il licenziamento di massa di molti ricercatori IA interni, scontenti del modo in cui l’azienda si starebbe approcciando alla tecnologia di ultima generazione. Cosa sta succedendo?
Dipendenti IA di Meta in fuga dall’azienda?
Stando a quanto riportato da The Information, oltre il 50% degli autori del paper di ricerca riguardante il modello di linguaggio LLaMa si sarebbe licenziato da Meta per lavorare presso OpenAI, Microsoft, Google o altre startup nel settore IA. Ma per quale ragione? Molto probabilmente a causa dell’approccio del gigante di Mark Zuckerberg, che ha pensato a LLaMa come una soluzione inizialmente limitata e non diffusa quanto GPT e chatbot come Bing Chat.
Ora che LLaMa è stata aggiornata per giungere nelle mani di sviluppatori e aziende, però, è troppo tardi agli occhi degli sviluppatori. A ciò si è aggiunto il vasto numero di applicativi lanciato da Meta tra AudioCraft, Voicebox e Seamless M4T. La competizione interna tra dipendenti e team di sviluppo ha quindi fatto emergere malumori tra i lavoratori, sempre più interessati a guardare verso altri orizzonti e abbandonare il colosso del metaverso.
Secondo The Information, pertanto, diversi ricercatori in questi mesi hanno lasciato l’azienda alla ricerca di altre avventure. Trattandosi di indiscrezioni, in assenza di conferme da parte di Meta, è comunque il caso di considerarle cum grano salis.