Meta ha annunciato che da oggi gli utenti di Facebook, Instagram e Threads possono iscriversi al programma Community Notes. L’obiettivo? Passare il testimone del fact-checking dalle mani di terze parti a quelle della community.
Arriva Community Notes, la nuova funzione che consente agli utenti di segnalare post fuorvianti
La notizia non arriva come un fulmine a ciel sereno. Già lo scorso mese, Meta aveva preannunciato la fine del fact-checking di terze parti. Al suo posto, un modello ispirato a quello di X, che dà agli utenti il potere di segnalare e contestualizzare i post potenzialmente fuorvianti.
I contributor, selezionati tra gli utenti con account attivi da almeno 6 mesi e in regola con gli standard della community, potranno scrivere e inviare note ai post che ritengono ambigui o ingannevoli. Le note, limitate a 500 caratteri e corredate di link, forniranno informazioni di contesto, suggerimenti o dettagli utili.
Ma attenzione: non basterà l’opinione di un singolo utente per far apparire una nota su un post. Il sistema si basa sul consenso: solo quando contributor con visioni diverse concorderanno sull’utilità di una nota, questa verrà pubblicata. Un modo per garantire l’imparzialità e la qualità delle note.
Il debutto negli USA, in attesa del resto del mondo
Meta prevede di introdurre gradualmente le Community Notes negli Stati Uniti nei prossimi mesi. Ancora nessuna indiscrezione sulle tempistiche per l’estensione ad altri paesi.
Alcuni vedono in questa mossa un modo di Meta per strizzare l’occhio alla nuova amministrazione Trump, con un approccio più favorevole alla libertà di espressione con meno paletti. Del resto, lo stesso Zuckerberg non aveva usato mezzi termini quando aveva detto che i fact-checker erano “troppo schierati politicamente” e che avevano “fatto più danni che altro alla fiducia della gente“.