Già un mese fa si parlava continuamente della potenziale, nuova ondata di licenziamenti in casa Meta. Ebbene, dopo diverse settimane di silenzio l’indiscrezione torna a farsi sentire grazie a un follow-up offerto da Bloomberg. Stando all’agenzia statunitense, la società madre di Facebook starebbe valutando il taglio di migliaia di posti di lavoro tra questa settimana e la prossima, dopo la precedente riduzione della forza lavoro del 13%.
Meta colpisce ancora: licenziamenti in arrivo questo mese?
Bloomberg non si è dilungata nell’anticipazione di ciò che potrebbe essere il futuro di migliaia di dipendenti Meta: l’uscita dall’azienda sembra imminente per molte persone, complice la forte volontà dell’azienda di Menlo Park di investire nel metaverso e nell’intelligenza artificiale, aumentando l’efficienza dei dipendenti nel corso del 2023.
Ancora lo scorso novembre lo stesso CEO Mark Zuckerberg dichiarò che il boom dello smart working e delle attività online durante gli anni della pandemia non è durato abbastanza al fine di confermare la necessità di più personale. A colpire ulteriormente il gigante dei social network sono state la recessione economica e l’arrivo nella scena di altre piattaforme concorrenti, parallelamente alla crescita dell’acerrimo rivale TikTok.
È colpa del metaverso?
La spesa incredibile per spingere sul metaverso non sembra avere aiutato Meta in questi mesi: gli spazi virtuali dove socializzare e lavorare non sono tanto popolari quanto Zuckerberg credeva. Ora la società sembra avere compiuto un dietrofront importante per quanto concerne i prezzi di Quest 2 e Quest Pro, abbassati rispettivamente da 499,99 a 429,99 dollari, e da 1499,99 a 999,99 dollari, nel tentativo di rendere le periferiche VR più accessibili al consumatore medio e alle aziende interessate a investire su smart working, realtà virtuale e realtà aumentata.
Sarà la mossa che permetterà a Meta di rilanciare il settore? Staremo a vedere. Rendere gli investimenti sul metaverso la causa diretta del licenziamento di decine di migliaia di dipendenti non sarebbe comunque propriamente corretto, sebbene la correlazione non vada esclusa.