Meta sta apportando modifiche al modo in cui etichetta i contenuti su Instagram, Facebook e Threads che sono stati modificati o generati utilizzando l’intelligenza artificiale. In un recente aggiornamento del blog, l’azienda ha annunciato che il tag “AI Info” (che ha sostituito “Made with AI” ), sarà ora posizionato all’interno di un menu nell’angolo in alto a destra delle immagini e dei video modificati con l’AI, anziché direttamente sotto il nome dell’utente.
Facebook e Instagram: etichetta AI meno evidente
Gli utenti avranno la possibilità di cliccare sul menu per verificare la presenza di informazioni sull’AI e leggere i dettagli sulle modifiche apportate al contenuto. In precedenza, Meta applicava l’etichetta “AI Info” a tutti i contenuti AI, indipendentemente dal livello di modifica apportato, sia che si trattasse di lievi ritocchi effettuati con strumenti come Photoshop dotati di funzioni AI, sia che fossero stati interamente generati dall‘intelligenza artificiale a partire da un prompt.
Secondo Meta, le modifiche sono state introdotte per rappresentare in modo più accurato l’entità dell’utilizzo dell’AI nelle immagini e nei video presenti sulle sue piattaforme. L’etichetta era stata inizialmente introdotta a luglio, dopo che la precedente etichetta “Made with AI” di Meta aveva suscitato critiche da parte di creatori e fotografi per l’errata etichettatura di foto reali da loro scattate.
I “segnali condivisi dal settore” a cui allude Meta si riferiscono a sistemi come i metadati Content Credentials di Adobe, supportati da C2PA, che possono essere applicati a qualsiasi contenuto creato o modificato utilizzando gli strumenti generativi di AI di Meta. Esistono altri sistemi simili, come le filigrane digitali SynthID che secondo Google vengono applicate ai contenuti generati dai propri strumenti di AI. Meta non ha rivelato quali o quanti sistemi controlla.
Etichette AI poco visibili, il rischio di disinformazione è in agguato
La scelta di Meta di rendere meno evidenti l’etichetta AI sui contenuti creati e/o modificati con l’intelligenza artificiale su Facebook e Instagram, potrebbe però anche favorire la diffusione di contenuti ingannevoli. Con gli strumenti di editing AI sempre più sofisticati a disposizione degli utenti, l’assenza di avvisi chiari è sicuramente controversa.