Meta ha comunicato che le cosiddette inserzioni comportamentali verranno mostrate in base agli “interessi legittimi” e non in base alla “necessità contrattuale”. Gli utenti europei potranno esercitare il loro diritto attraverso un’opzione opt-out che verrà mostrata su Facebook e Instagram. L’organizzazione nyob, guidata dal noto avvocato Max Schrems, ha già annunciato azioni immediate contro l’azienda di Menlo Park.
Opt-out per le inserzioni personalizzate
La questione è relativa al trattamento dei dati degli utenti, ovvero al loro utilizzo per la visualizzazione delle inserzioni basate sulle attività svolte sui social media. Meta ha ricevuto una multa di 390 milioni di euro dalla Data Protection Commission (DPC) dell’Irlanda perché ha raccolto i dati senza il consenso degli utenti (opt-in).
L’azienda di Menlo Park afferma che il trattamento dei dati è stato effettuato secondo l’articolo 6(1)(b) del GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati), ovvero per “necessità contrattuali”. A partire dal 5 aprile, la base legale per il trattamento sarà quella prevista dall’articolo 6(1)(f). Quindi Meta utilizzerà i dati personali degli utenti per il perseguimento del suo legittimo interesse.
Gli utenti europei potranno bloccare tale raccolta attraverso un’opzione di opt-out. Secondo l’organizzazione noyb, Meta dovrebbe offrire un’opzione opt-in, come Google e Microsoft, invece di sostituire una pratica illegale (necessità contrattuale) con un’altra pratica illegale (legittimo interesse). L’avvocato Max Schrems ha comunicato che verranno prese azioni immediate, quasi sicuramente una nuova denuncia alle autorità competenti, dato che Meta continua a violare la privacy degli utenti.