Da alcuni mesi circolano indiscrezioni sugli occhiali AR di Meta. L’azienda di Menlo Park ha già speso miliardi di dollari per lo sviluppo, ma per il lancio sul mercato si dovrà attendere fino al 2027. Secondo The Information, gli occhiali avranno specifiche inferiori a quelle promesse.
Niente microLED per i display
L’obiettivo di Mark Zuckerberg era lanciare i primi occhiali AR consumer entro il 2024. La prima versione, in sviluppo da almeno tre anni e denominata Orion, verrà consegnata solo agli sviluppatori nel 2025 e usata come prototipo dimostrativo. Meta userà schermi a microLED prodotti da Plessey per questa prima versione.
La stessa tecnologia doveva essere utilizzata per la seconda versione degli occhiali AR, denominata Artemis, che dovrebbe arrivare sul mercato consumer nel 2027. Tuttavia, a causa di alcuni difetti di produzione, Meta passerà ai display LCoS (Liquid Crystal on Silicon). La tecnologia è stata introdotta oltre 30 anni fa, ma l’azienda di Menlo Park userà una versione aggiornata.
I display LCoS sono meno costosi, ma consumano di più e soprattutto sono meno luminosi. Quest’ultimo è un difetto piuttosto grave, considerando che le informazioni digitali mostrate in sovrapposizione al mondo reale devono essere visibili anche in presenza della luce solare.
Un altro svantaggio è rappresentato dal campo visivo. Quello di Orion arriva a 70 gradi, mentre quello di Artemis è circa 50 gradi (i schermi dei visori VR hanno un campo visivo superiore a 100 gradi). Ciò è dovuto all’uso di guide d’onda in vetro, invece che in carburo di silicio.
È quindi evidente un netto downgrade delle specifiche iniziali. Simili difficoltà sono state incontrate anche da Google e Apple.