Meta ha ridotto l’età minima per usare i visori Quest 2 e Quest 3. Anche i bambini con età compresa tra 10 e 12 anni potranno ottenere un account, ma solo con il consenso dei genitori. Quest’ultimo requisito dovrebbe mettere l’azienda di Menlo Park al riparo da eventuali sanzioni, come accaduto a Microsoft.
Rischio per la privacy?
Il CEO Mark Zuckerberg ha dichiarato che l’azienda continuerà ad investire nel cosiddetto metaverso, anche se l’attenzione è focalizzata soprattutto sull’intelligenza artificiale generativa. I mondi virtuali di Horizon Worlds non sono molto frequentati, quindi è necessario incrementare il numero di utenti abbassando l’età minima, ma senza violare le leggi in vigore.
Attualmente l’età minima è 13 anni. Entro fine anno verrà ridotta a 10 anni. L’account può essere creato e gestito solo dai genitori. Questi ultimi dovranno approvare preventivamente le app da scaricare dallo store. L’azienda californiana userà l’informazione sull’età per suggerire i contenuti più appropriati. Horizon Worlds rimarrà però accessibile solo agli utenti con età superiore a 13 anni (18 anni in Europa).
I profili verranno impostati come privati per evitare agli sconosciuti di conoscere il loro stato e di contattare i più piccoli. Meta non mostrerà inserzioni pubblicitarie. I genitori decideranno se i dati dei figli possono essere usati per migliorare i servizi e cancellare l’account.
Oltre ad un problema di privacy c’è anche un problema di salute. I genitori dovranno quindi decidere se il visore per la realtà virtuale o mista può essere indossato dai figli. Il dispositivo potrebbe essere troppo pesante e quindi causare problemi ai muscoli del collo. Inoltre l’uso prolungato potrebbe avere conseguenze per la vista.