Meta ha annunciato che nei prossimi mesi inizierà ad utilizzare i contenuti pubblici condivisi dagli utenti adulti su Facebook e Instagram per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale generativa. Lo scraping dei dati era stato sospeso a metà giugno, come in Europa.
Legittimo interesse nel Regno Unito
A fine settembre 2023, Meta aveva annunciato le funzionalità IA e il chatbot che verranno integrati in Facebook, Instagram, WhatsApp, il visore Quest 3 e gli occhiali Ray-Ban. Meta AI doveva arrivare in Europa a fine giugno. A partire dal 22 maggio, gli utenti europei sono stati avvisati con una notifica che porta ad un messaggio, in cui viene spiegato che l’uso dei dati pubblici per migliorare l’IA è consentito dalla base giuridica denominata legittimo interesse (una delle sei previste dall’art. 6 comma 1 del GDPR).
In seguito alla richiesta della Data Protection Commission dell’Irlanda (sollecitata dall’organizzazione noyb), l’azienda di Menlo Park ha sospeso il lancio di Meta AI in Europa. Per la raccolta dei dati è necessario il consenso esplicito, in base al GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati).
Un’analoga richiesta era arrivata dall’ICO (Information Commissioner’s Office), quindi il lancio era stato sospeso anche nel Regno Unito. Oggi Meta ha comunicato che inizierà ad usare i contenuti pubblici degli utenti maggiorenni nei prossimi mesi.
L’azienda californiana scrive che, in seguito alla sospensione dell’addestramento, ha avviato un dialogo costruttivo con l’ICO. Meta afferma che l’autorità supporta l’implementazione della base legale del legittimo interesse per l’uso dei dati. Un portavoce ha dichiarato che l’ICO valuterà come verranno informati gli utenti.
Meta sottolinea che non userà messaggi privati, né contenuti condivisi da minorenni, ma solo post, foto e commenti pubblici. Dalle prossime settimane verrà mostrata su Facebook e Instagram una notifica con tutte le informazioni e il link al form che consente di esprimere il diniego alla raccolta dei dati (opt-out). Una dirigente ha ammesso che sono stati utilizzati post pubblicati fin dal 2007.
Aggiornamento: l’ICO non ha rilasciato nessuna approvazione, ma vigilerà sulla promessa fatta da Meta di rendere più semplice il diniego di accesso ai dati.