Meta: SIAE ha chiesto un aumento del 310%

Meta: SIAE ha chiesto un aumento del 310%

Secondo Meta, la SIAE ha chiesto un aumento del 310% per l'accordo di licenza relativo ai brani musicali italiani, ma la SIAE afferma che non è vero.
Meta: SIAE ha chiesto un aumento del 310%
Secondo Meta, la SIAE ha chiesto un aumento del 310% per l'accordo di licenza relativo ai brani musicali italiani, ma la SIAE afferma che non è vero.

Nuova puntata dello scontro tra Meta e SIAE, reso pubblico il 16 marzo, ma iniziato a fine 2022. Durante un’audizione davanti alle Commissioni Cultura di Camera e Senato, Angelo Mazzetti (Responsabile degli Affari Istituzionali di Meta) e Salvo Nastasi (Presidente della SIAE) hanno spiegato i motivi per cui i brani musicali italiani sono stati rimossi da Facebook e Instagram.

SIAE ha chiesto un aumento del 310%

Mazzetti ha confermato che il precedente accordo di licenza tra Meta e SIAE, sottoscritto nel 2020, è scaduto il 15 dicembre 2022. Nastasi ha quindi sottolineato che l’azienda di Menlo Park ha continuato ad usare il repertorio SIAE fino a metà marzo. Il dirigente di Meta ha aggiunto che i brani musicali sono stati rimossi per tutelare il diritto d’autore, in seguito all’entrata in vigore della Direttiva Copyright.

Nastasi ha affermato che la trattativa è stata interrotta da Meta, in quanto l’azienda non ha voluto fornire i dati necessari per rinnovare l’accordo, come previsto dalla normativa europea. Mazzetti ha invece dichiarato che la trattativa è stata interrotta perché la SIAE voleva un importo molto più alto di quello concordato fino al 2022.

Abbiamo fatto il possibile per mantenere viva la negoziazione, presentato un’offerta significativamente più alta. Abbiamo progressivamente aumentato la nostra offerta cercando di andare in contro alle richieste di SIAE che, tuttavia, si è rifiutata di accettare qualsiasi offerta inferiore a un aumento del +310%. Non siamo disposti a chiudere accordi irragionevoli da un punto di vista economico e di mercato.

Il dirigente di Meta sottolinea che la musica non rappresenta la principale voce di business, in quanto la maggioranza delle entrate provengono dalle inserzioni pubblicitarie. In pratica, l’assenza dei brani musicali italiani nei Reels e nelle Storie danneggia solo la SIAE. Questa è la replica pubblicata sul sito ufficiale:

La dichiarazione di Meta che SIAE si è rifiutata di accettare qualsiasi offerta che fosse inferiore ad un aumento del 310% rispetto all’accordo del 2022 è semplicemente falsa. Come detto nella nostra audizione, che in maniera trasparente abbiamo deciso di rendere pubblica a differenza di Meta, la nuova licenza non è comparabile a quella siglata nel 2020 e qualsiasi raffronto in percentuali è semplicemente pretestuoso.

Meta aveva rimosso tutto il repertorio italiano, ma dal 27 marzo è possibile trovare i brani degli artisti rappresentati da Soundreef (principale concorrente della SIAE), tra cui Ultimo, Giovanni Allevi e Pooh. In pratica, tra i due litiganti il terzo gode.

Fonte: Repubblica.it
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Pubblicato il
30 mar 2023
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