Meta ha pubblicato i dettagli delle misure che hanno portato allo smantellamento di due reti di account fasulli in Cina e Russia. Nel primo caso si è trattata di un’azione coordinata effettuata allo scopo di manipolare l’opinione pubblica sulle decisioni politiche degli Stati Uniti. Nel secondo caso, invece, lo scopo era diffondere fake news sulla guerra in Ucraina.
Migliaia di account fasulli
La cosiddetta “operazione di influenza” originata dalla Cina è stata attuata con 81 account, otto pagine e un gruppo Facebook, e con due account Instagram. La rete, attiva anche su Twitter, era suddivisa in quattro “cluster” che diffondevano principalmente contenuti relativi alla politica estera degli Stati Uniti, all’uso delle armi e all’aborto. Uno di essi è stato utilizzato per criticare la politica interna e il supporto della Repubblica Ceca all’Ucraina. Gli autori hanno sfruttato vari metodi per manipolare l’opinione pubblica: post, commenti, foto, meme, hashtag e petizioni.
La rete creata in Russia aveva una maggiore dimensione: 1.633 account, 703 pagine e un gruppo Facebook, e 29 account Instagram. Gli autori hanno anche investito oltre 100.000 dollari in advertising su Facebook e Instagram. Erano stati aperti oltre 60 siti web fasulli con un aspetto simile a note testate giornalistiche tra cui Spiegel, The Guardian, Bild e ANSA. I target erano quindi gli utenti tedeschi, francesi, inglesi, italiani e ucraini.
Le fake news sulla guerra in Ucraina erano diffuse tramite Facebook, Instagram, YouTube, Telegram, Twitter, Change.org, Avaaz e LiveJournal. Anche in questo caso sono stati utilizzati post, immagini e meme, oltre a video su YouTube. Meta ha smantellato la rete, bloccando i domini dei siti.