Nonostante le indiscrezioni sull’addio di alcuni esperti, Meta continua ad investire molte risorse nell’intelligenza artificiale generativa. Secondo le fonti del Wall Street Journal, l’azienda di Menlo Park ha avviato lo sviluppo di un nuovo modello IA, più potente di Llama 2, che farà concorrenza al modello GPT-4 di OpenAI.
Addestramento con GPU NVIDIA H100
Il nuovo modello IA verrà offerto gratuitamente alle aziende che desiderano sviluppare tool di intelligenza artificiale generativa più avanzati, in grado di avere conversazioni quasi umane. L’azienda californiana avrebbe già avviato la costruzione dei data center e acquistato numerose NVIDIA H100, le GPU più utilizzate per l’addestramento dei modelli (che nel caso di Meta partirà all’inizio del 2024).
Attualmente, il modello Llama 2 è disponibile sulla piattaforma Azure di Microsoft. Per il nuovo modello verrà invece utilizzata un’infrastruttura dedicata di Meta. L’obiettivo dell’azienda è ottenere prestazioni paragonabili a quelli di GPT-4, ma utilizzando un approccio open source.
Gli avvocati di Meta hanno tuttavia evidenziato i possibili rischi. Analizzando il codice (se verrà interamente reso pubblico) si potrebbe scoprire l’uso di contenuti protetti dal diritto d’autore. I rispettivi detentori del copyright potrebbero quindi denunciare l’azienda. A fine agosto, Meta ha confermato che userà i dati degli utenti per i modelli di IA generativa, ma sarà possibile chiedere la loro modifica o cancellazione.
Mark Zuckerberg aveva promesso l’integrazione dell’IA generativa in tutte le app. Durante la conferenza Connect del 27-28 settembre potrebbero essere annunciati i primi chatbot per Instagram, Facebook e Messenger.