Meta ha annunciato una partnership con lo studio cinematografico americano di film horror Blumhouse, le cui produzioni includono Get Out, per testare il suo nuovo strumento di intelligenza artificiale generativa, Movie Gen, dedicato alla creazione di video, che attualmente è ancora in fase di test.
Meta testa Movie Gen per la generazione di video AI con Blumhouse
Nell’ambito di questa collaborazione, Blumhouse ha selezionato una manciata di registi tra cui Casey Affleck, che ha diretto Light of My Life e ha vinto l’Oscar come miglior attore nel 2017 per Manchester by the Sea, e Aneesh Chaganty (Searching: Missing in Action) per sperimentare lo strumento di Meta.
In particolare, hanno lavorato sulla generazione di videoclip da integrare in sequenze più lunghe, ha spiegato Meta. “Anche se non si può sostituire l’esperienza pratica di una ripresa, i modelli di Movie Gen sono stati in grado di aiutare [i registi] a esprimere le loro idee più rapidamente e a esplorare la visione, il tono e l’atmosfera“, ha dichiarato il gruppo.
Movie Gen, come altri generatori di video AI, può produrre un video a partire da una richiesta testuale o da una semplice foto. Offre anche una funzione per modificare un video esistente. Il modello inoltre, permette anche di aggiungere una colonna sonora al video, il tutto sempre attraverso una semplice richiesta testuale.
L’AI fa un passo avanti verso Hollywood
Movie Gen è ora alla sua terza versione, dopo una prima versione del luglio 2022 e una seconda del novembre 2023. Nessuna delle tre interfacce è stata resa disponibile al pubblico.
“Questi saranno strumenti potenti per i registi ed è importante coinvolgere l’industria creativa nel loro sviluppo per assicurarsi che siano il più appropriati possibile“, ha commentato Jason Blum, fondatore dello studio Blumhouse.
Tuttavia, l’intelligenza artificiale generativa sta preoccupando molti artisti, da Hollywood agli editori di videogiochi, alimentando scioperi e cause per violazione del copyright. In particolare, le maestranze e gli attori chiedono garanzie per assicurare che il loro lavoro, le voci siano utilizzati con il loro consenso e in cambio di una giusta remunerazione.