Meta e Universal Music Group (UMG) hanno annunciato l’estensione dell’accordo pluriennale sottoscritto nel 2017 che consente all’azienda di Menlo Park di pubblicare i brani musicali del catalogo UMG su tutte le piattaforme. La licenza copre ora i video brevi (Reel), la musica generata dall’intelligenza artificiale e WhatsApp.
Giusto compenso per gli artisti
Come spesso accade in questi casi non ci sono molti dettagli sull’accordo. Nel comunicato stampa è scritto che ci saranno nuove opportunità creative e commerciali per gli artisti di UMG e i cantautori di Universal Music Publishing Group (UMPG) su Facebook, Instagram, Messenger, Horizon, Threads e WhatsApp. Artisti e cantautori riceveranno quindi il giusto compenso per il loro lavoro.
L’accordo originario del 2017 riguardava solo Facebook. Nel corso degli anni successivi è stato esteso ad altre piattaforme dell’azienda di Menlo Park e ora si aggiunge anche WhastApp. Con il nuovo accordo aumenteranno le opportunità di guadagno tramite i video brevi, noti come Reel.
Meta e UMG collaboreranno inoltre per risolvere il problema della musica generata dall’intelligenza artificiale. Probabilmente l’azienda di Menlo Park ha promesso di rimuovere velocemente dalle piattaforme i contenuti IA non autorizzati. Meta sviluppa diversi modelli, ma per l’addestramento sono utilizzati dati propri o ottenuti con regolare licenza.
Anche TikTok ha sottoscritto un accordo con UMG, dopo lo scontro di febbraio. Suno ha invece dichiarato che rispetta il copyright perché l’addestramento dei modelli IA rientra nel “fair use”. La startup era stata denunciata dalla RIAA (che rappresenta UMG e altre major discografiche) a fine giugno.
In Italia prosegue invece lo scontro tra Meta e SIAE. L’accordo transitorio di maggio 2023 è stato prorogato diverse volte (la prossima scadenza è il 31 agosto). Nel frattempo, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Meta contro la decisione del TAR del Lazio che aveva dato ragione all’autorità antitrust.