Il Comitato per il controllo (Oversight Board) aveva chiesto a Meta di modificare le regole relative alla condivisione su Facebook e Instagram delle informazioni private sulla residenza. L’azienda di Menlo Park ha accettato di apportare cambiamenti sulla base della maggioranza delle raccomandazioni scritte.
Vietato pubblicare informazioni sulla residenza
La policy attuale vieta di condividere alcune informazioni personali o di altri utenti, tra cui l’indirizzo di residenza o le immagini che mostrano la parte esterna dell’abitazione. Ciò è invece consentito se tali informazioni sono già di dominio pubblico. Il Comitato per il controllo aveva chiesto di eliminare l’eccezione, in quanto l’utente potrebbe diventare vittima di doxing, intimidazioni o stalking.
Meta ha accettato di apportare (entro fine anno) le richieste modifiche alle regole per garantire una maggiore privacy, quindi in nessun caso sarà possibile condividere l’indirizzo di residenza, nemmeno se già noto attraverso altre fonti, come notiziari e comunicati stampa. Verrà inoltre consentita la pubblicazione delle immagini che raffigurano la parte esterna dell’abitazione, se al centro di una notizia. Vietata invece la condivisione se il residente è bersaglio di proteste, a meno che non sia l’abitazione ufficiale (non privata) di funzionari pubblici, come capi di stato e di governo.
Per alcune raccomandazioni occorrerà prima valutare la fattibilità. Il Comitato per il controllo aveva chiesto, ad esempio, un meccanismo rapido per la rimozione di informazioni private pubblicate da altri. Meta ha avviato un esperimento che semplifica la procedura, ma deve prima valutare la sua efficacia.
L’azienda di Menlo Park non effettuerà nessuna modifica per altre raccomandazioni. Ad esempio, il Comitato per il controllo aveva chiesto la creazione di un canale di comunicazione specifico per le vittime di doxing. Meta ha avviato lo sviluppo di nuovi canali di assistenza per gli utenti, ma non è previsto un canale specifico per il doxing.