La Wii è stata lanciata in Europa e in Italia. A Roma, un evento speciale traboccante di cosplayer, tenutosi alla Feltrinelli di via Appia ha segnato l’inizio delle vendite (dalla mezzanotte tra il 29 e il 30 Novembre in poi). La console Nintendo, già passata alla GamesWeek di Milano, si presenta sugli scaffali assieme a 24 titoli tra nuovi e non. Il messaggio la casa giapponese l’ha lanciato più volte, e anche i più distratti o meno informati lo recepiranno guardando alla lineup di titoli: l’obiettivo della Wii U è conquistare gli hardcore gamer senza perdere l’esercito quelli più occasionali che ha fatto la fortuna della Wii.
Flagellati da mancati profitti, alla Nintendo puntano molto sulla console e sui suoi 3 controller: il vecchio Wiimote (quelli della precedente Wii sono compatibili con la nuova), il Wii U Pro (un joypad non diverso da quelli della concorrenza) e ovviamente il GamePad, la novità della console: il controller tablet dotato di tutti i pulsanti utili per Assassin’s Creed e FIFA13 ma anche di uno schermo touch e sensore di movimento per i giochi casual, capace infine anche di funzionare senza il televisore.
I prezzi sono come sempre bassi (per una console nuova): 300 euro per la versione base da 8GB e 350 per quella da 32. La potenza invece è una novità: la Wii U è la prima console ad alta definizione di Nintendo e, per potersi permettere di puntare agli hardcore gamer anche la potenza di calcolo è adeguata a quei giochi che, provati sul campo nella serata evento, scorrono senza rallentamenti, difetti o intoppi come sulle altre console.
Quelli di Kotaku però ne volevano sapere di più e hanno deciso di smontarla per analizzarne nel dettaglio le capacità tramite reverse engineering. “L’impressionante grafica del chip basato su AMD Radeon è penalizzata da una CPU lenta, può eseguire calcoli fuori sequenza ma ha meno thread di quella della Xbox360” ( the consolès impressive AMD Radeon-based graphics chip is off-set by a CPU that runs at low speeds, can do out-of-order processing but has fewer threads than the 360 ) scrivono sul sito. Questo renderebbe la console Nintendo la meno potente della prossima generazione, posizione nella quale la società già si è trovata durante l’attuale generazione senza che ciò influenzasse il suo successo. E infatti, ad una richiesta di controbattere alle affermazioni di Kotaku , Nintendo Italia ha sentenziato: “Il punto non è la potenza o meno. Nintendo non si focalizza sulle specifiche tecniche. Sappiamo che a molti piace analizzare la grafica e la potenza del processore, ma l’esperienza di gioco sarà sempre più importante di freddi numeri. Vi invitiamo a provare con mano e a dirci cosa ne pensate”.
La brutta notizia invece è che anche per gli acquirenti italiani sarà necessario compiere il grande update del firmware della console appena la si acquista. Come già gli statunitensi hanno avuto modo di sperimentare, se si vogliono sfruttare i servizi online di Wii U (come il Miiverse, il social network per Mii, o la retrocompatibilità con i giochi della Wii) è indispensabile scaricare l’aggiornamento che oscilla tra 1 e 5GG (a seconda della versione della console acquistata), questione di qualche ora con le connessioni italiane. “Credo che gli utenti dovrebbero poter sfruttare tutte le funzioni di una console non appena la scartano ” ha dichiarato , scusandosi, Satoru Iwata, il numero uno di Nintendo: “Mi dispiace che gli acquirenti di Wii U dovranno andare incontro ad un simile aggiornamento che richiede così tanto tempo e che ci siano dei servizi non disponibili al lancio ( fa riferimento a TVii, la modalità televisione della console , ndr)”.
Dall’altro canto Sandro Benedittini, il direttore marketing di Nintendo Italia, ci ha dato un’altra visione della questione aggiornamento: “Questa del download del sistema operativo è una regola di Nintendo in tutto il mondo, è un modo per poter essere sicuri che in tutti i paesi del pianeta si usi la medesima versione del software per poter usare i social network. Ritengo sia un problema da poco se davvero si ha voglia di giocare con la Wii U”.
A battere il ferro del successo “forzato” cui la Wii U è obbligata sarà il solito gioco di Mario, New Super Mario Bros. U, previsto come killer app a tutti i costi assieme ad un’altra uscita (più per i giocatori hardcore) prevista per il 2013, ovvero Bayonetta 2 : gioco che nella prima versione era uscito per PS3 e Xbox360, ma che in questa seconda sarà un’esclusiva Nintendo. “Secondo me però alla fine sarà NintendoLand la vera killer application di questa console” conclude Sandro Benedittini: “Dai primi test che abbiamo fatto è il titolo che prende di più e, naturalmente, per la sua struttura e la varietà dei giochi che contiene è quello che meglio di tutti sfrutta le novità di interazione della console”.
Gabriele Niola
Il blog di G.N.
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