Roma – “Fantozzi, è lei?” tuonava il visconte Cobram al telefono contro un camuffato ragionier Fantozzi . Oggi questa straordinaria capacità uditiva è stata brevettata, non da Cobram, ma da Microsoft , che ha fatto registrare il brevetto di un’applicazione in grado di riconoscere un interlocutore telefonico dalla sua voce.
Il brevetto , classificato con il numero 10/777.322, è relativo alla tecnologia e agli apparati utilizzati per il riconoscimento vocale.
Il software, sviluppato da Andrei Pascovici, riconosce il chiamante analizzandone timbro e tono di voce e mettendolo a confronto con un database di registrazioni vocali predisposto in precedenza. Ogni volta che giungerà una chiamata da un interlocutore non ancora “censito” nell’archivio, l’utente potrà essere catalogato come nuovo, e la registrazione della sua voce potrà essere legata al suo nominativo. In una telefonata successiva, il suo timbro di voce potrà essere analizzato dal sistema di riconoscimento e messo a confronto con i modelli vocali registrati in precedenza.
Il sistema analizza la voce del chiamante spezzandola in frammenti vocali e propone un’identificazione definita “verosimile” e basata sulle registrazioni precedenti. Pascovici spiega che questo sistema potrà essere impiegato su computer e dispositivi portatili, nonché installato presso i call center per consentire rapidi trasferimenti di chiamata.
Dario Bonacina