Roma – “Salve – ha scritto nelle scorse ore un lettore di Punto Informatico – non ho capito una cosa… perchè Libero linka tutti gli mp3 mondiali e se invece la stessa cosa la fa un singolo webmaster viene denunciato?”
Il singolare quesito viene posto perché, come molti sanno, su Libero da tempo è disponibile un efficiente servizio di ricerca degli mp3 messi a disposizione dai più diversi siti web.
Recandosi su quelle pagine, inserendo una keyword come “Madonna”, nome di un’artista da lungo tempo impegnata contro la pirateria via Internet , si possono ottenere numerosi link a file mp3 dei suoi brani. A quel punto, con un paio di clic si può scaricare quel che si desidera. Tra i link proposti e, mentre scriviamo, perfettamente efficienti, non ci sono solo quelli a siti australiani piuttosto che russi ma anche a file che si trovano sui circuiti di scambio del peer-to-peer.
La domanda del lettore è quindi provocatoria solo fino ad un certo punto, viste le azioni legali che in questi mesi proprio in Italia hanno preso di mira non solo la musica pirata trovata sui computer di alcuni webmaster ma anche la presenza di link organizzati a file protetti che circolano sul P2P.
In verità Libero frappone tra l’individuazione del link e la possibilità di scaricare quel materiale un brevissimo disclaimer, nel nostro esempio: “Stai accedendo ad un file contenuto nel sito http://www.abc.net.au, che non è un sito di Libero”. Un disclaimer pensato appositamente per evitare qualsiasi confusione: Arianna ha trovato quel file, ti ha detto che è disponibile su quel sito ma il file stesso non è di responsabilità di Libero, né il fatto che tu possa scaricarlo o meno.
Non è detto che questo dissuada in futuro i detentori del diritto d’autore da cercare di sbarrare la strada ad un simile motore di ricerca, di certo Libero-Wind ha risorse non comuni per difendersi da eventuali contestazioni legali.
A presto,
Adele Chiodi