La condanna a quanto avvenuto nei giorni scorsi a Capitol Hill è giunta unanime e bipartisan (le voci fuori dal coro in questo caso riteniamo non siano meritevoli di spazio). È stata l’opinione pubblica ancor prima e ancor più degli esponenti del mondo politico, o almeno di una parte di esso, a prendere posizione contro l’atteggiamento assunto da Donald Trump nei confronti dell’assalto al cuore istituzionale degli Stati Uniti. Tra coloro scesi in campo anche Michelle Obama che chiama all’appello la Silicon Valley.
Trump: l’ex first lady chiede il ban ai giganti hi-tech
Alcune piattaforme online e i due più grandi social network si sono già mobilitati per bloccare seppur temporaneamente l’inquilino della Casa Bianca uscente. L’ex first lady chiede però di fare un passo in più, anche e soprattutto per evitare ulteriori abusi in futuro da parte dei leader. Nel suo intervento, consultabile per intero nel post qui sotto, un inevitabile raffronto tra l’opposizione posta nei mesi scorsi alle manifestazioni del movimento Black Lives Matter e la pressoché assente resistenza da parte delle forze di polizia che questa settimana ha permesso ai sostenitori pro-Trump di fare irruzione.
Ora è tempo per le aziende di fermare questo mostruoso comportamento e andare oltre a ciò che hanno già fatto, mettendo al bando permanentemente quest’uomo dalle loro piattaforme, introducendo poi regole per prevenire che la loro tecnologia possa essere utilizzata dai leader nazionali per alimentare le insurrezioni.
https://www.facebook.com/michelleobama/posts/10164764044910578
Al momento Facebook e Twitter hanno applicato un ban temporaneo ai rispettivi account di Trump. Il tycoon potrebbe però tornare pienamente in controllo dei suoi profili tra un paio di settimane, non appena Joe Biden si sarà insediato al suo posto alla scrivania dello Studio Ovale.
Aggiornamento (09/01/2020, 08.30): il ban da Twitter diventa permanente.
After close review of recent Tweets from the @realDonaldTrump account and the context around them we have permanently suspended the account due to the risk of further incitement of violence.https://t.co/CBpE1I6j8Y
— Twitter Safety (@TwitterSafety) January 8, 2021