noyb, organizzazione non-profit fondata dal noto avvocato Max Schrems, ha presentato una denuncia contro il Directorate General for Migration and Home Affairs della Commissione europea per aver violato il GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati) con una campagna pubblicitaria avviata su X e relativa alla proposta di legge annunciata oltre un anno fa per contrastare gli abusi sui minori online.
La legge è uguale per tutti (forse)
La proposta di legge prevede la scansione dei messaggi per rilevare eventuali CSAM (Child Sexual Abuse Material). Molti esperti legali, difensori della privacy e ricercatori hanno evidenziato le pericolose conseguenze delle norme, in quanto la scansione è possibile solo disattivando la crittografia end-to-end. Il rischio è quello di creare un sistema di sorveglianza di massa.
Nonostante le numerose critiche, l’esame della proposta continua. Per cercare di ottenere il sostegno dei cittadini è stata avviata una campagna pubblicitaria su X. noyb ha scoperto che la Commissione europea ha usato la tecnica del micro-targeting. In pratica, gli annunci sono stati mostrati solo a determinati utenti, considerando le loro opinioni politiche e credenze religiose. L’uso di questi dati senza un consenso esplicito è vietato sia dal GDPR che dal Digital Services Act.
⚠️Misbruikers verbergen zich achter hun beeldschermen terwijl kinderen in stilte lijden
⏳Het is hoog tijd om een einde te maken te maken aan seksueel kindermisbruik #online
🇳🇱De meerderheid van de burgers ondersteunen het voorstel #EUvsChildSexuelAbuse
En jij? Lees hier ↓
— EU Home Affairs (@EUHomeAffairs) September 18, 2023
Un post pubblicato sull’account del Directorate General for Migration and Home Affairs afferma che il 95% degli olandesi ritiene più importante la rilevazione dei CSAM che la privacy online. Secondo noyb, questa percentuale è ingannevole, come hanno segnalato molti utenti di X attraverso una nota delle collettività aggiunta al post.
L’organizzazione non-profit ha quindi denunciato la Commissione europea per l’uso illegale dei dati a scopo politico, chiedendo al Garante europeo della protezione dei dati (EDPS) di applicare una sanzione. Un portavoce di noyb ha dichiarato che potrebbe essere presentata una denuncia anche contro X perché ha consentito di usare informazioni vietate dalle linee guida.
La Commissione europea ha il compito di verificare il rispetto del Digital Services Act. Quindi, se noyb denuncerà X, la Commissione potrebbe sanzionare l’azienda californiana per aver mostrato i suoi annunci pubblicitari.