Il gruppo di Redmond offre fino a 100.000 dollari a chi si dimostrerà in grado di mettere in ginocchio la sicurezza di Azure Sphere, sistema operativo basato su Linux e confezionato da Microsoft appositamente per l’esecuzione sui dispositivi della Internet of Things. Una piattaforma realizzata in modo da isolare processi e applicazioni all’interno di sandbox in modo da garantire la massima protezione possibile dei dati. Il programma, messo in campo con l’obiettivo di far emergere eventuali falle nel codice, fa parte di una challenge dalla durata complessiva pari a tre mesi che andrà in scena dall’1 giugno al 31 agosto.
Un Bug Bounty Program per Azure Sphere
L’annuncio di Azure Sphere risale allo scorso anno, con la presentazione avvenuta in occasione della conferenza Build 2019 riservata agli sviluppatori. Tra coloro che hanno già scelto di adottarlo ci sono realtà come Starbucks, al fine di impiegarlo nelle apparecchiature presenti all’interno degli esercizi commerciali che si occupano di raccogliere ed elaborare le informazioni più disparate: nel caso della catena di caffetterie quelle relative alla qualità dei prodotti serviti.
Un ampliamento del raggio d’azione di Microsoft nella direzione della Internet of Things è ritenuta una prospettiva importante anche dal CEO Satya Nadella che più volte si è espresso in merito: garantire un adeguato supporto ai dispositivi che operano in questo settore consentirà al gruppo di dire la propria soprattutto nel territorio cloud dove Azure continua a incrementare la propria quota di market share. Stando alle previsioni degli analisti entro il prossimo decennio soluzioni di questo tipo saranno sempre più diffuse.