Con qualche giorno di ritardo rispetto al debutto della terza stagione su Netflix, ma l’omaggio di Microsoft a Stranger Things è arrivato. Come anticipato la scorsa settimana, gli indizi comparsi sui profili social di Redmond puntavano a un qualcosa legato alle avventure di Undici e compagni: si tratta di Windows 1.11, ora disponibile al download sullo store ufficiale per chi ha voglia di fare un salto nel 1985.
Nel 1985 con Windows 1.11 e Stranger Things 3
Purtroppo, non è ancora possibile scaricarlo nel nostro paese, nemmeno modificando la lingua del sistema operativo. L’annuncio è giunto con la condivisione del post qui di seguito in cui si fa riferimento a un “nuovo prodotto ultramoderno” in grado di “fornire una potenza senza precedenti agli utenti PC”, con “accesso a Paint e programmi di disegno, giochi completi e Terminal”. Il tutto raccolto in “soli due floppy disk”. In realtà, il download richiede quasi 780 MB, una quota di storage proibitiva nel 1985.
You cracked the code! Learn about coding and computers at Camp Know Where this summer, and now get your hands on Windows 1.11… beta-tested by Suzie. https://t.co/seLUfFai4c #StrangerThings3 pic.twitter.com/au3mlUAmNu
— Windows (@Windows) July 8, 2019
Ci sono inoltre alcuni temi realizzati ad hoc, anch’essi però oggetto di un blocco territoriale e dunque inspiegabilmente non ancora scaricabili dall’Italia. In ogni caso, tutti i contenuti legati alla campagna sono raggiungibili attraverso il Microsoft Store. Di seguito una galleria di immagini per Windows 1.11.
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Per chi non ha tempo o voglia di installare il pacchetto, alleghiamo di seguito un filmato in streaming che in una manciata di minuti passa in rassegna il contenuto dell’app.
Stranger Things è una delle serie di maggior successo tra quelle proposte nel catalogo di Netflix. Ambientata nella prima metà degli anni ’80, nel corso delle prime due stagioni ha più volte omaggiato la tecnologia dell’epoca: dagli walkie talkie utilizzati per comunicare a distanza alle sale sale giochi con i cabinati di Dragon’s Lair e Dig Dug, fino alle VHS. Tutto questo senza dimenticare i giochi di ruolo e i riferimenti alla cultura dell’epoca: da E.T. ai Ghostbusters. Ma niente spoiler per chi ancora non ha ceduto all’attrattiva del binge watching.