Lobe è la terza acquisizione portata a termine da Microsoft in pochi mesi e ascrivibile all’ambito dell’intelligenza artificiale. Le altre due sono Semantics Machines e Bonsai. La startup, con sede a San Francisco, è stata fondata nel 2015 e attualmente conta tre dipendenti. La sua attività si concentra sulla creazione di una piattaforma attraverso la quale generare modelli deep learning personalizzati attraverso un’interfaccia visuale, senza richiedere dunque competenze avanzate in termini di programmazione.
IA per tutti
L’obiettivo dichiarato è quello di consentire a chiunque un più semplice accesso agli strumenti e alle potenzialità dell’IA, così che possano essere sviluppati applicativi o servizi da offrire poi all’utenza finale. La tecnologia ideata da Lobe è in grado di gestire le interazioni attraverso gesture, interpretare un testo scritto a mano e ascoltare musica. Il team, anche in seguito al passaggio in Microsoft (l’entità dell’investimento economico non è stata svelata) continuerà a operare in modo indipendente. Al momento non è dato a sapere se il gruppo di Redmond abbia intenzione o meno di integrarne i tool all’interno dei suoi prodotti.
Nel suo intervento pubblicato sul blog ufficiale di Microsoft, Kevin Scott (Executive Vice President and Chief Technology Officer) ribadisce quanto stiano assumendo importanza le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale nel far fronte alle problematiche più disparate: dalla ricerca medica sul cancro all’agricoltura di precisione, fino all’abbattimento delle barriere che rendono difficoltosa la comunicazione tra chi parla lingue differenti. Si è però soltanto iniziato a scalfire la superficie di ciò che verrà reso possibile in futuro.
Siamo solo all’inizio nell’esplorare il reale potenziale connesso all’IA. In gran parte perché lo sviluppo di algoritmi e modelli deep learning è lento e complesso, anche per ricercatori e sviluppatori esperti. Ad oggi, molte persone faticano ad accedere ai benefici dell’intelligenza artificiale e siamo impegnati per far sì che questo cambi.
L’immagine qui sopra ben descrive il concept: si carica un contenuto (un’immagine, un file audio o altro), si seleziona la tipologia del file e si indica alla piattaforma cosa cercare al suo interno, dopodiché gli algoritmi procedono all’analisi restituendo in output il risultato. La stessa dinamica può poi essere replicata dal modello deep learning generato includendolo in qualsiasi applicazione o software. Così Lobe definisce il focus della propria attività sulle pagine del sito ufficiale.
Lobe è uno strumento visuale semplice da usare che vi consente di creare modelli deep learning personalizzati, di istruirli rapidamente e di integrarli in modo diretto all’interno delle vostre applicazioni, senza scrivere alcun codice.