Come previsto, Microsoft e Activision Blizzard hanno comunicato di aver esteso l’accordo di acquisizione fino al 18 ottobre. I tre mesi aggiuntivi dovrebbero essere sufficienti per ottenere il via libera anche dalla Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito.
Acquisizione da completare entro il 18 ottobre
Lulu Cheng Meservey, Chief Compliance Officer di Activision Blizzard, ha comunicato che la decisione negli Stati Uniti (l’appello della FTC è stato respinto) e l’approvazione di 40 paesi dimostrano che l’acquisizione è positiva per la concorrenza e i giocatori. Spera quindi di ottenere il via libera anche dalla CMA, l’ultimo grande ostacolo rimasto.
L’accordo precedente è scaduto ieri, quindi era necessaria un’estensione. Il Presidente di Microsoft, Brad Smith, ha dichiarato che i tre mesi aggiuntivi dovrebbero essere sufficienti per trovare un’intesa con l’autorità antitrust del Regno Unito. Anche Phil Spencer, CEO di Microsoft Gaming, ha espresso il suo ottimismo.
Microsoft and Activision Blizzard have extended the merger agreement deadline to 10/18. We're optimistic about getting this done, and excited about bringing more games to more players everywhere.
— Phil Spencer (@XboxP3) July 19, 2023
L’aggiornamento non riguarda solo la data, ma anche le penali per la mancata conclusione dell’accordo (quella precedente era 3 miliardi di dollari). Se l’acquisizione non si chiuderà entro il 29 agosto, Microsoft dovrà versare 3,5 miliardi di dollari nelle casse di Activision. Se non si chiuderà entro il 15 settembre, la somma aumenterà a 4,5 miliardi di dollari.
Microsoft dovrà ora convincere la CMA del Regno Unito, eventualmente sfruttando l’accordo sottoscritto con Sony. Lo scontro legale in appello è stato sospeso per due mesi. L’autorità antitrust pubblicherà la decisione finale entro il 29 agosto, la stessa data scelta come termine per evitare la penale di 3,5 miliardi di dollari.
Microsoft spera che, entro il 18 ottobre, verrà completata la nuova indagine che la CMA potrebbe avviare per esaminare una transazione modificata. Tra i rimedi possibili c’è anche la cessione dei diritti sul cloud gaming nel Regno Unito.