Come previsto la scorsa settimana, la Commissione europea ha approvato l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft, ma il via libera è vincolato al rispetto dei rimedi promessi dall’azienda di Redmond. L’esito potrebbe influenzare la decisione dei giudici di appello nel Regno Unito, dove l’accordo è stato bloccato dalla CMA.
Approvazione soggetta a condizioni
La Commissione europea aveva avviato un’indagine approfondita l’8 novembre 2022. Circa tre mesi fa, Microsoft aveva ricevuto la cosiddetta comunicazione degli addebiti con l’elenco delle criticità riscontrate e la richiesta dei necessari rimedi. L’azienda di Redmond ha successivamente sottoscritto accordi decennali con Nintendo, NVIDIA, Boosteroid e Ubitus per consentire l’accesso ai titoli di Activision.
Al termine dell’indagine, la Commissione ha rilevato che Microsoft non sarebbe in grado di danneggiare le console e servizi di abbonamento multi-gioco dei concorrenti. In pratica, Microsoft non avrebbe nessun incentivo a bloccare la distribuzione dei giochi Activision su Sony PlayStation. Anche se l’azienda decidesse di non distribuire i giochi Activision per PlayStation, Sony non riceverebbe nessun danno, in quanto il suo catalogo è sufficientemente ampio per compensare l’eventuale perdita.
L’indagine ha tuttavia evidenziato eventuali conseguenze negative per gli altri servizi di cloud gaming, se Microsoft distribuirà i giochi di Activision in esclusiva. Ciò rafforzerebbe anche la sua posizione nel mercato dei sistemi operativi per PC. L’azienda di Redmond ha proposto questi rimedi per una durata di 10 anni:
- Una licenza gratuita per i consumatori UE che consente di eseguire in streaming su qualsiasi servizio tutti i giochi per PC e console di Activision Blizzard
- Una corrispondente licenza gratuita ai fornitori dei servizi di streaming per consentire ai giocatori UE di eseguire qualsiasi gioco per PC e console di Activision Blizzard
In sostanza, gli utenti che hanno acquistato uno o più giochi Activision per PC o console potranno accedere agli stessi giochi su qualsiasi servizio di cloud gaming con qualsiasi sistema operativo. Il Presidente Brad Smith ha comunicato che questa soluzione verrà applicata in tutto il mondo. La Commissione europea vigilerà sull’efficacia dei rimedi attraverso i feedback ricevuti dalle parti interessate.
Aggiornamento: a distanza di pochi minuti dal comunicato ufficiale della Commissione europea, la CMA del Regno Unito ha spiegato su Twitter che le proposte di Microsoft non sono state considerate sufficienti.
Le autorità antitrust di Regno Unito, Stati Uniti ed Europa concordano sul fatto che questa fusione danneggerebbe la concorrenza nel cloud gaming. La CMA ha concluso che il cloud gaming deve continuare ad essere un mercato libero e competitivo per guidare l’innovazione e la scelta in questo settore in rapida evoluzione. Le proposte di Microsoft, accettate oggi dalla Commissione Europea, permetterebbero a Microsoft di stabilire i termini e le condizioni per questo mercato per i prossimi 10 anni. Sostituirebbero un mercato libero, aperto e competitivo con uno soggetto alla regolamentazione continua dei giochi venduti da Microsoft, delle piattaforme a cui li vende e delle condizioni di vendita. Questo è uno dei motivi per cui il panel indipendente della CMA ha rifiutato le proposte di Microsoft e ha impedito questo accordo. Pur riconoscendo e rispettando il diritto della Commissione europea di assumere un’opinione diversa, la CMA conferma la sua decisione.
Aggiornamento (20/05/2023): anche la Cina ha approvato l’acquisizione.