Il parziale dietrofront della Competition and Markets Authority (CMA) sembrava un punto a favore. Invece l’autorità antitrust del Regno Unito ha bloccato l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft, in quanto può avere conseguenze negative sul mercato del cloud gaming. L’azienda di Redmond e la software house californiana hanno già comunicato che presenteranno appello contro la decisione.
Vittoria per Sony
In base ai risultati preliminari dell’indagine approfondita, la CMA aveva rilevato un possibile impatto negativo sui mercati delle console e del cloud gaming. L’autorità antitrust ha successivamente corretto la decisione, non ravvisando pericoli per il mercato delle console. Sony, che aveva dichiarato la sua contrarietà, può ora festeggiare in attesa dell’esito dell’appello.
La CMA scrive che Microsoft possiede un market share del 60-70% nel mercato del cloud gaming. L’acquisizione di Activision potrebbe rafforzare questa posizione dominante, ad esempio consentendo l’accesso a Call of Duty esclusivamente tramite la sua piattaforma. Microsoft ha sottoscritto accordi decennali con NVIDIA, Boosteroid e Ubitus, ma questi “rimedi comportamentali” non sono stati considerati sufficienti.
L’autorità antitrust ritiene che gli accordi non coprano tutti i modelli di business, tra cui i servizi di abbonamento multigame. Inoltre non permettono ai concorrenti di offrire versioni dei giochi su sistemi operativi diversi da Windows. Infine, i termini d’uso potrebbero essere standardizzati, invece che determinati dal dinamismo del mercato.
Brad Smith, Presidente di Microsoft, ha comunicato su Twitter che l’azienda presenterà appello:
We remain fully committed to our acquisition with @ATVI_AB and will appeal today's determination by the CMA. Here's our statement. pic.twitter.com/ylvDP5RUqQ
— Brad Smith (@BradSmi) April 26, 2023
Anche Bobby Kotick, CEO di Activision, ha comunicato che verrà presentato appello. Il termine della transazione è attualmente fissato per il 18 luglio, quindi Microsoft dovrà probabilmente negoziare un’estensione. Se l’acquisizione non verrà approvata, l’azienda di Redmond dovrà pagare una penale di 3 miliardi di dollari.
L’operazione è stata approvata in Giappone, Arabia Saudita, Brasile, Cile, Sud Africa e Serbia. L’indagine della FTC negli Stati Uniti è ancora in corso. La Commissione europea dovrebbe invece approvare l’acquisizione (la risposta è attesa entro il 22 maggio).
Aggiornamento (25/05/2023): Microsoft ha presentato appello al Competition Appeal Tribunal del Regno Unito.