La FTC (Federal Trade Commission) degli Stati Uniti non si arrende. L’autorità antitrust ha infatti deciso di presentare appello contro la decisione della giudice Jacqueline Scott Corley che ha negato l’ingiunzione preliminare. Secondo alcuni esperti, le probabilità di bloccare l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft sono molto basse.
Continua lo scontro tra FTC e Microsoft
La FTC cerca in tutti i modi di bloccare l’acquisizione. In attesa delle prime udienze presso il tribunale amministrativo (a partire dal 2 agosto), l’autorità antitrust statunitense ha chiesto e ottenuto un ordine restrittivo temporaneo, mentre l’ingiunzione preliminare è stata negata perché non ha fornito prove sufficienti per dimostrare l’impatto negativo della transazione sulla concorrenza.
La FTC aveva tempo fino alle 23:59 del 14 luglio per presentare l’appello. Entro la stessa data è necessario ottenere un’estensione dell’ordine restrittivo temporaneo. Se il giudice non deciderà entro il 14 luglio o non approverà l’estensione, Microsoft e Activision Blizzard potranno concludere l’acquisizione entro la data prevista dall’accordo (18 luglio).
Brad Smith, Presidente di Microsoft, ha dichiarato:
La sentenza del tribunale distrettuale chiarisce che questa acquisizione è positiva sia per la concorrenza che per i consumatori. Siamo delusi dal fatto che la FTC continui a perseguire quello che è diventato un caso palesemente debole.
Mike Ybarra, Presidente di Blizzard Entertainment, ha pubblicato un tweet per evidenziare lo spreco di denaro pubblico ottenuto dalle tasse dei cittadini. Alcuni esperti ritengono che le chance di vittoria della FTC sono minime.
Nel frattempo si attendono i risultati della discussione avviata tra Microsoft e la CMA (Competition and Markets Authority) del Regno Unito. Tra i possibili rimedi strutturali chiesti all’azienda di Redmond c’è la modifica dell’accordo sottoscritto con Activision che potrebbe comportare l’avvio di una nuova indagine.