La FTC (Federal Trade Commission) degli Stati Uniti ha deciso di sospendere il procedimento amministrativo avviato per bloccare l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. Per l’azienda di Redmond si tratta di un’altra vittoria e un ulteriore step verso il completamento della transazione (entro il 18 ottobre).
Accordo anche con la FTC?
La FTC aveva presentato la denuncia all’inizio di dicembre. Dato che la prima udienza del tribunale amministrativo interno era stata fissata per il 2 agosto, l’autorità antitrust ha chiesto al giudice un’ordine restrittivo temporaneo e un’ingiunzione preliminare per bloccare il completamento dell’acquisizione entro il 18 luglio (data prevista inizialmente).
I giudici hanno negato l’ingiunzione preliminare e l’estensione dell’ordine restrittivo temporaneo (ma la FTC ha presentato appello contro la negazione dell’ingiunzione). Microsoft poteva quindi chiudere la transazione entro il 18 luglio.
In realtà, ciò non è avvenuto perché l’azienda di Redmond deve ancora ricevere l’approvazione dalla CMA (Competition and Markets Authority) del Regno Unito. Per questo motivo è stata estesa la scadenza dell’accordo con Activision Blizzard al 18 ottobre.
Microsoft e Activision hanno chiesto alla FTC di interrompere il procedimento amministrativo. L’autorità antitrust ha quindi deciso per una sospensione. Ciò apre le porte ad un possibile accordo extragiudiziale, come nel Regno Unito.
La FTC può ovviamente riaprire il caso anche dopo il completamento dell’acquisizione, ma solitamente il procedimento amministrativo viene chiuso dopo una sconfitta davanti al tribunale federale. È quindi molto probabile che l’acquisizione venga ufficializzata prima del 29 agosto (data entro la quale Microsoft eviterebbe di versare nelle casse di Activision la penale di 3,5 miliardi di dollari).