Dopo aver ricevuto la notifica da Microsoft, la Commissione europea ha avviato l’esame della documentazione relativa all’acquisizione di Activision Blizzard. La prima decisione verrà comunicata l’8 novembre. In base alle osservazioni inviate dai concorrenti, l’antitrust stabilirà se proseguire o meno con un’indagine approfondita.
Inizia l’indagine preliminare sull’acquisizione
Microsoft ha annunciato l’operazione finanziaria a gennaio. L’investimento da 68,7 miliardi di dollari prevede l’acquisto del 100% delle azioni della software house, nota per numerosi giochi di successo, tra cui la serie Call of Duty. La Commissione europea ha inviato diversi questionari alle aziende che potrebbero essere danneggiate dall’acquisizione, tra cui Sony, NVIDIA e Amazon.
Il produttore giapponese ha già evidenziato i rischi per il suo business, in quanto Microsoft garantisce il rilascio di Call of Duty per PlayStation solo per i tre anni successivi alla scadenza dell’attuale accordo tra Sony e Activision.
L’autorità antitrust europea vuole verificare eventuali limitazioni per la concorrenza che avrebbero conseguenze per le scelte degli utenti e i prezzi (in pratica giochi esclusivi per Xbox a prezzi più alti). In base alle osservazioni ricevute, la Commissione deciderà se approvare l’acquisizione o avviare un’indagine più approfondita, come già avvenuto nel Regno Unito.
Anche la FTC (Federal Trade Commission) degli Stati Uniti ha avviato l’esame dell’operazione. Il CADE (Administrative Council for Economic Defense) del Brasile ha invece approvato l’acquisizione, affermando che l’eventuale rilascio esclusivo dei giochi non danneggerebbe Sony, in quanto l’azienda giapponese conserverebbe la leadership del mercato.